«Tangente da un milione per il Pgt»
L’ex senatore replica: tutto regolare

Inchiesta su Foppolo. Enrico Piccinelli indagato con l’ex sindaco Berera e altre 9 persone. È uno dei filoni della maxi inchiesta. Il pm: tentò di far passare il Piano con mega volumetrie. Lui: corretto il mio operato.

Il pm Gianluigi Dettori ha chiuso un altro filone della maxi-inchiesta su Foppolo e sul fallimento della Brembo Super Ski. Si tratta della vicenda che riguarda la presunta tangente da un milione di euro che – per l’accusa – sarebbe stata versata (in parte: 780 mila euro) per sollecitare l’approvazione da parte della Provincia del Pgt del 2014 con maxi-volumetrie. I soldi – per l’accusa – sarebbero stati destinati all’ex Senatore di Forza Italia Enrico Piccinelli, all’epoca dei fatti (tra fine 2013 e inizi del 2015) assessore all’Urbanistica di via Tasso.

Secondo la versione della Procura, sarebbe stato l’allora sindaco Giuseppe Berera a farsi promotore della raccolta del denaro fra tre imprenditori della valle: l’immobiliarista Battista Vistalli, il costruttore Mauro Regazzoni e l’architetto Flavio Papetti. I tre risultano indagati per concorso in corruzione insieme all’ex sindaco di Foppolo e all’ex senatore, ai due fratelli commercialisti Fulvio e Maria Cristina Boccolini (accusati di aver fatto da tramite fra Berera e Piccinelli) e a Giacomo Martignon, amministratore delegato di Devil Peak e amministratore unico di Foppolo Risorse. Il pm contesta altri reati: due per distrazioni di denaro dal bilancio della Brembo Super Ski, poi fallita, e un millantato credito per 300 mila euro finiti in Svizzera dopo aver fatto credere agli imprenditori che fossero una seconda tranche di tangente sollecitata da Piccinelli, invece ignaro. Undici in totale gli indagati: oltre a quelli già citati, anche l’imprenditore bresciano Sergio Lima e Renzo Bordogna, ad di una fiduciaria elvetica.

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