Under 30, volete gestire un alpeggio?
A Mezzoldo ce n’è uno in gara

Il bando regionale è aperto a tutti, ma per i giovani c’è una sensibile riduzione dei canoni d’affitto. Ma attenzione, il bando scade il 26 febbraio.

Nelle 20 foreste che Ersaf gestisce per conto di Regione Lombardia, sono presenti 32 alpeggi di varia ampiezza, tutti regolarmente oggetto di concessione, prevalentemente pluriennale, ad aziende agricole. Concessioni che a scadenza vengono rinnovate, ove previsto e possibile, o rimesse a bando. Sono attualmente scadute le concessioni di parecchi alpeggi. Ersaf pubblica via via in questi giorni i bandi o gli avvisi per le manifestazioni d’interesse. L’obiettivo è far si che le nuove concessioni risultino incentivanti per i giovani allevatori e in genere per le aziende del territorio a conduzione famigliare, che mediante la loro attività originano significative ricadute sulla conservazione della biodiversità e del paesaggio; premianti per le aziende che dispongono e coltivano un quantitativo minimo di superficie a prato o prato-pascolo di mezza costa; coerenti con una visione organica e integrata rispetto ai territori e all’uso ottimizzato dei beni.

Una significativa novità riguarda i giovani agricoltori (18-30 anni alla data di inizio concessione) per i quali, limitatamente al primo triennio, in relazione all’onerosità degli impegni gestionali, è prevista una sensibile riduzione del canone di affitto. Si tratta di un incentivo forte e concreto ai giovani per lavorare e vivere in montagna, condizione essenziale perché la montagna continui a vivere.

E tra gli alpeggi in concessione ce n’è uno anche in provincia di Bergamo: l’alpe Azzaredo Casù si colloca nel comune di Mezzoldo ed è compreso nel territorio del Parco delle Orobie bergamasche. Raggiungibile a piedi dalla località Fraccia con un percorso di 1 ora e15 minuti, ha a disposizione una teleferica. Conta su una superficie di 56,87 ettari. Il carico ottimale è complessivamente 35 U.B.A. per 85 giorni. L’alpeggio conta quattro fabbricati. Nei dintorni: rifugio Marco Balicco (12 posti letto e 50 posti ristoro), bivacco Zamboni, Rifugio Madonna delle Nevi a fondo valle. Attraversano l’alpeggio il sentiero della Preistoria, il sentiero delle Orobie, il sentiero delle Malghe, un percorso botanico. Sono presenti antiche incisioni rupestri, coppelle risalenti al IV-V Sec. a. C, cippo storico di confine col Ducato di Milano, barech per il bestiame, relitto di Nivomorena (Rock Glacier). Il bando completo di documentazione da scaricare lo trovate qui, ma attenzione, il tempo stringe: scade il 26 febbraio.

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