I gemelli della Plasmon hanno 60 anni
Da Castelli Calepio divennero delle star

Tutine bianche con cappuccio e pon-pon, guanciotte da pizzicare e quel musetto identico ripetuto per tre. Sono i volti della campagna pubblicitaria Plasmon Anni ’50: i tre gemelli Franco, Adriano e Ferruccio Belotti, di Castelli Calepio.

I fratelli nascono nel 1957, epoca in cui di parti trigemellari se ne registravano davvero pochi, per non dire zero. Tanto che il lieto evento, avvenuto fra le mura dell’ospedale «Bolognini» di Seriate il 4 gennaio di 60 anni fa, diventa notizia: le immagini dei tre gemellini finiscono sui quotidiani italiani che fanno a gara per intervistare la famiglia dei miracoli, alias mamma Lisetta e papà Antonio Belotti, sin dai primi istanti dopo il parto.

Gli scatti, via carta, arrivano nelle mani dei pubblicitari della Plasmon. Impegnata a trovare i perfetti testimonial per i biscotti più amati dai bambini, l’azienda milanese vuole a tutti i costi i tre fratellini Belotti. E ci riesce. Li veste, li piazza su un set e in mano mette loro i famosi biscotti. Et voilà la pubblicità, con foto ovviamente in bianco e nero. Il testo recita: «Ecco i gemelli. Ferruccio, Adriano e Franco Belotti: tre piccoli campioni sani, forti e belli particolarmente ghiotti degli squisiti biscotti Plasmon». I fratelli di Castelli Calepio diventano, quasi a loro insaputa, famosi: la pubblicità finisce su riviste, giornali, cartelloni.

Ritagli che i tre hanno tolto dai cassetti per mostrarli a figli e nipoti nell’anno del loro 60°. «La nostra era una famiglia modesta e numerosa: papà ha fatto il contadino e il manovale per mantenere, oltre a noi, le nostre sorelle Mariangela e Albertina e il nostro fratello più giovane Giovanni».

Leggi la storia su L’Eco di Bergamo dell’8 novembre

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