Omicidio di Gorlago, ancora molti dubbi
Il giallo della borsa di Stefania Crotti

Dove è finita la borsa di Stefania Crotti? Quella che aveva il giorno che è stata uccisa da Chiara Alessandri? Un particolare importante per gli inquirenti che indagano sul delitto di Gorlago.

Il cellulare Huawei di Stefania l’ha fatto ritrovare lei stessa, indicando ai carabinieri il punto preciso del greto del fiume Cherio, a Gorlago, dove l’aveva gettato meno di 48 ore prima. Ma della borsetta di Stefania Crotti, Chiara Alessandri non ha voluto dire dove andare a recuperarla.

Ai carabinieri prima e al pm Catananti dopo ha ribadito di averla lasciata accanto al corpo senza vita di Stefania, scaricato dall’auto in una vietta traversa sterrata di via Lovera, sopra Erbusco, dietro l’azienda vinicola «Cà del Bosco». Eppure lì non è stata ritrovata e nemmeno è andata bruciata nell’incendio che ha avvolto e carbonizzato i poveri resti della mamma gorlaghese di 43 anni. Dov’è dunque finita? Perché la Alessandri nega con risolutezza di essersene disfata gettandola altrove? L’ha forse presa un passante che non c’entra nulla con il delitto? Il dettaglio della borsa scomparsa si inserisce nel filone di accertamenti che hanno riguardato l’eventualità che la Alessandri possa aver avuto un complice. Chiara Alessandri nega di aver avuto un complice, ma nega anche di aver dato fuoco al corpo di Stefania.

© RIPRODUZIONE RISERVATA