Torna la «Fiaccolata per la vita» Aido
Appuntamento sabato a Bolgare

La 16° “Fiaccolata per la Vita”, importante ed attesa manifestazione volta a sensibilizzare la comunità sul tema della donazione di organi, quest’anno partirà dal Parco Nochetto a Bolgare sabato 29 settembre 2018 alle ore 20 ed interesserà il territorio comunale.

Questa manifestazione è divenuta oramai una importante tradizione per la nostra associazione – AIDO – perché molto partecipata e sentita non solo dai nostri dirigenti ma anche da tutta la comunità bergamasca e vuole riportare l’attenzione della gente - istituzioni, famiglie, giovani, anziani … - sul grande tema della donazione degli organi, dei tessuti e delle cellule.

La “Fiaccolata per la Vita” è stata proposta la prima volta sedici anni fa da un’idea del gruppo comunale di Caravaggio. Il Consiglio provinciale dell’AIDO ha accolto con entusiasmo questa proposta e così la “Fiaccolata” da Caravaggio ha già toccato i paesi di Urgnano, Cisano Bergamasco, Bergamo (per il 35esimo anniversario), San Pellegrino Terme, Grumello del Monte, Ponteranica, Cene, per ritornare a Bergamo in occasione del 40esimo anniversario. Poi ancora: Ghisalba, paesi dell’Alta Valle Brembana, Monasterolo del Castello e Casazza, Villa D’Almè e Almè per tornare nuovamente a Bergamo in occasione del 45esimo anniversario, Carvico. Ora ecco in campo il Gruppo di Bolgare.

Ogni anno dal paese che ha ospitato l’anno prima la fiaccolata parte una staffetta che, percorrendo le strade della provincia, arriva al punto di ritrovo dove tutti i Gruppi comunali che hanno già ospitato la Fiaccolata negli anni precedenti attendono, per poi partire tutti insieme verso il punto di ritrovo della Fiaccolata per la Vita. «Il nostro obiettivo, con questa manifestazione che porta la luce della solidarietà in città e nei paesi di tutta la provincia – afferma il presidente della Sezione provinciale AIDO di Bergamo, dott. Corrado Valli – è quello di scuotere le coscienze. Grazie agli stupefacenti progressi della ricerca e della medicina dei trapianti oggi è possibile salvare e poi dare certezza di vita di grande qualità a tantissime persone. Consideriamo che ad oggi in Italia vivono circa 50 mila persone grazie al dono ricevuto. E non dimentichiamo che complessivamente sono circa 70 mila le persone che negli anni hanno avuto il dono del trapianto. Sono cifre enormi che attestano la possibilità di combattere concretamente la sofferenza con un gesto di solidarietà che non costa nulla. Basta che, in vita, si esprima la volontà a donare se e qualora se ne presentasse la possibilità. Non dimentichiamo che circa 9 mila persone ogni anno aspettano questo dono in lista d’attesa, drammaticamente appese ad un filo di speranza. E di queste circa cinquecento non fanno in tempo a ricevere il trapianto, lasciando nel dolore anche i loro cari. Riflettiamoci – conclude il presidente Valli – e facciamo qualcosa: Iscriviamoci all’AIDO oppure esprimiamo la volontà positiva quando si va in Comune per il rinnovo o per la prima carta d’identità».

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