Ardesio, tornano le misteriose croci
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Le croci bianche di Ardesio quest’anno sono in anticipo. Conoscete la misteriosa tradizione?

A mezza Quaresima un gruppo di persone, che nessuno conosce, quasi come folletti girano di notte con pennelli e latte di calce per tutto il centro storico: sicuramente conoscendo gli zitelli del paese, dipingono davanti alle loro abitazioni queste croci bianche. Un tempo erano di due colori: rosa quelle per le zitelle e bianche quelle per gli zitelli. Cambia, però, la misura. Sono contenute quelle degli zitelli o zitelle ancora abbastanza giovani e che, di conseguenza, hanno ancora la possibilità di maritarsi. Le croci si fanno sempre più grandi in proporzione all’età degli zitelli, fino a diventare sempre più lunghe e a finire addirittura in un tombino quando l’età è tale che per loro non esiste ormai più alcuna «speranza» di trovarsi un compagno. Naturalmente, qui nessuno si arrabbia. Tutti ormai sanno che questa è una simpatica tradizione di cui per alcuni giorni si discute in tutti i pubblici esercizi.

«Cari povvècc e potaègie (zitelli e zitelle), le croci abbiam fatto prima perché la pioggia si avvicina…». Questa la scritta apparsa ieri mattina su un cartellone appeso a lato del negozio di Adriana Valli, detta Cèchi, ad Ardesio.Un messaggio per spiegare il motivo per cui, nottetempo, davanti alle porte degli zitelli di Ardesio sono state dipinte croci bianche che, solitamente, vengono pitturate a terra nella nottata che porta al giovedì grasso di Quaresima. Le previsioni meteo, dunque, hanno indotto il gruppo di birboni ad anticipare l’antica e secolare tradizione. E così chi si è trovato ieri a passare per il centro storico di Ardesio non ha potuto fare a meno di notare tantissime croci bianche dipinte per terra.

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