Il centro storico rischia di svuotarsi
Clusone a caccia di idee per il rilancio

Mentre in piazza dell’Orologio stanno per arrivare le telecamere di «Ricette all’italiana» (domenica 13 marzo) di discute su come rilanciare il centro storico che negli anni ha perso il suo appeal. E intanto nasce una nuova associazione, «Clusone Centro», nel tentativo di porre le basi per un rilancio condiviso della cittadina.

L’arrivo delle telecamere di Rete 4 con Davide Mengacci e Michela Coppa è guardato con ottimismo: promuovere la città, anche in tv, non potrà che portare beneficio a chi ci vive. Ma proprio chi vive qui lamenta – è la seconda riflessione – che il centro soffre. I primi a dirlo sono i commercianti (nell’articolo alla pagina seguente), quelli che ancora resistono nei vicoli che si diramano intorno all’asse di via Mazzini e via Cifrondi, e guardano desolati le decine di serrande abbassate. «Mi sono annotato 40 negozi di alimentari dismessi negli ultimi trent’anni – spiega Ermanno Savoldelli che a Clusone dal 1980 al ’92 è stato assessore e per un mandato presidente di Comunità montana, quando ancora (erano gli anni 1990-1994) era Valle Seriana superiore). Allora c’era un solo supermercato: Testa. Poi sono arrivati Lombardini, Lidl, Sermark e ora all’ex Mirage aprirà Conad».

Una sofferenza, quella dei piccoli negozi fotografata dall’ex amministratore, che non si può ricondurre soltanto alla crisi. È che Clusone aveva tanto che ora non ha più: servizi. Dall’ospedale al tribunale, presìdi ai quali si rivolgeva tutta l’alta valle e determinava il punto di forza di questa città: la centralità. C’è poi un secondo aspetto che, ora che si sta ultimando il centro commerciale dell’Ex Mirage e si parla di portare nell’ex Hotel Europa, dopo il recupero, negozi oltre ad appartamenti, il tutto proprio su viale Gusmini, tiene in allerta i commercianti del centro. È lo spostamento del baricentro della città verso Sud.

Nel frattempo la comunità si muove e nasce «Clusone Centro», associazione che ha come obiettivo proprio il rilancio del borgo: «L’associazione – spiega il presidente Luigi Percassi – nasce da un’iniziativa estemporanea del mese di dicembre, curata da un gruppo di commercianti: semplicemente ci si era organizzati per abbellire le vie del centro storico con alcuni alberi di Natale». Un’iniziativa semplice, ma non banale. E soprattutto un punto di svolta. «I commercianti hanno ritrovato un certo entusiasmo – continua –, un’alchimia e il desiderio di ricominciare ancora a parlare dei problemi di Clusone. C’era la necessità di tornare ad affrontare i problemi, di riprendere un dialogo all’interno della categoria che si era interrotto, anche per negligenze degli stessi commercianti». Il riferimento va anche alle «Botteghe di Clusone», gruppo guidato da Franca Canova, ora vicepresidente di «Clusone Centro».

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