«La mia vita tra i pascoli
da quando avevo 4 anni»

Sono trascorsi quasi nove mesi da quando Marco Imberti, giovane pastore di Parre, è sceso dall’alpeggio nella zona del Barbellino.

L’inverno lo ha trascorso nei pascoli ormai rinsecchiti sui colli piacentini e per questo il ritorno sulle «montagne di casa», come lui stesso le definisce, ha sempre un sapore del tutto speciale. Nei giorni scorsi ha iniziato una «nuova salita» verso la zona del Curò, un rito che si ripete da anni. Li incontriamo, lui ed il padre Domenico, nei verdi pascoli davanti alle cascate del Serio all’indomani della prima apertura stagionale delle cascate del Serio. La pace, dopo il caos domenicale, è nuovamente calata sulla valle e si ode solo il dolce belare del gregge, benché il loro numero si avvicini alle mille unità.

«Sono 34 anni – dice Marco – che salgo agli alpeggi del Barbellino, considerando che la prima volta è stata all’età di 4 anni in compagnia di mio padre». Proprio lui, Domenico, osserva il gregge appostato su un enorme masso in compagnia Lampo, uno dei tre cani. Gli altri due se ne stanno invece a una decina di metri da Marco. Con un movimento che ricorda quello del pendolo degli orologi muovono la testa a destra per osservare la parte più avanzata del gruppo e a sinistra Marco, aspettando un suo comando per riportare all’ordine le più indisciplinate. Comando che poco dopo arriva con un fischio ed un cenno del capo, quasi ad indicare loro la direzione. Le due bestiole partono a razzo abbaiando e fermando l’avanzata delle pecore prima di tornare sui loro passi.

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