Morti sospette all’ospedale di Piario
In cinque pazienti tracce di Valium

Le autopsie eseguite lo scorso febbraio sui corpi di cinque pazienti deceduti nel reparto di Medicina dell’ospedale di Piario hanno dato esito positivo.

In tutti e cinque i corpi sono state trovate tracce di Valium, medicinale che non doveva essere loro somministrato e che potrebbe aver causato dunque i decessi.

Per le morti è accusata di omicidio preterintenzionale l’infermiera Anna Rinelli, 43 anni, ora in aspettativa. Entro le prossime due settimane saranno riesumate altre 10 salme. I primi esiti sono arrivati martedì pomeriggio ai carabinieri di Clusone e alla Procura di Bergamo: risultati che si limitano alla conferma della presenza, mentre per conoscere anche il quantitativo di Valium nei corpi (e sapere, quindi, se abbia in effetti causato il decesso dei pazienti) ci vorrà ancora un mese. Oltre all’infermiera, nell’inchiesta sono indagati per concorso colposo in omicidio preterintenzionale anche la caposala della Medicina, il primario e gli 8 medici.

Appurata la presenza del Valium nelle prime cinque salme riesumate lo scorso febbraio, ora gli inquirenti provvederanno a far riesumare altri 10 cadaveri di altrettanti pazienti del reparto di Medicina dell’ospedale di Piario, deceduti l’anno scorso.

Anche dai loro corpi saranno prelevati campioni di tessuti e liquidi da analizzare, per appurare la presenza del farmaco che, stando alle relative cartelle cliniche, non doveva essere invece somministrato. Questo il proseguo dell’inchiesta sulle morti sospette all’ospedale della valle Seriana.

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