Non possono permettersi di fare la spesa
Nembro, 140 richieste d’aiuto in 24 ore

Le richieste per i buoni spesa in uno dei Comuni più colpiti dal coronavirus: già esaurito l’83% delle risorse disponibili.

Dopo l’emergenza sanitaria ora sta esplodendo anche l’emergenza socio-economica». Quello che fino a pochi giorni fa era un pesante timore, ora è già drammatica realtà. La prova sta nelle 140 domande per accedere ai buoni spesa finanziati con i fondi governativi compilate online dai cittadini di Nembro, uno dei centri più colpiti dalla tempesta coronavirus.

Centoquaranta in meno di 24 ore, dalle 19 di lunedì, «una dietro l’altra – spiega il sindaco Claudio Cancelli -. Se tutti i richiedenti fossero nella situazione di poter ricevere questo buono, in base ai criteri che ci ha dato l’Ambito avremmo già l’83% delle risorse disponibili impegnate, ovvero 54 mila euro su quasi 64 mila».

Il primo cittadino, superato egli stesso il virus ormai da settimane, ha analizzato le richieste rendendosi conto «che emergono anzitutto situazioni di fragilità socio economiche sicuramente legate al coronavirus: c’è chi ci ha portato la lettera della sua azienda che recita: “A causa dell’emergenza coronavirus non abbiamo più ricavi e non possiamo più mantenerla in servizio”. Altri che hanno avuto un lutto in questo periodo e in alcuni casi ho ben presente per Covid-19, che ha determinato la perdita dell’unico stipendio della famiglia».

Poi situazioni di fragilità probabilmente già presenti prima, «magari persone che facevano piccoli lavoretti oppure colf o badanti rimaste senza occupazione - prosegue Cancelli –. Poi emergono fragilità preesistenti che colgono questa occasione per contattare i servizi sociali, una percentuale di questi magari non è stata messa in crisi da questa emergenza sanitaria, ma la loro richiesta è comunque utile perché i servizi sociali riescono a contattarli: potrebbero avere il sostegno dei normali contributi economici previsti per le famiglie in difficoltà».

«Speriamo - è l’augurio del sindaco - che la curva delle domande si riduca, vorrebbe dire che siamo riusciti a intercettare la maggioranza delle situazioni».

I tempi sono abbastanza brevi: il 14 scade il termine per presentare la richiesta e Cancelli conta di aprire l’istruttoria nei prossimi giorni. «Molto importante è capire la situazione del nucleo familiare - spiega -: se sono in 4 e uno solo lavora e perde il lavoro è altra cosa rispetto a 4 componenti tutti con stipendio di cui uno perde il lavoro. Le due assistenti sociali più la responsabile chiameranno quindi ogni richiedente. Poi in base ai numeri la Giunta farà una valutazione per capire come intervenire, se le risorse non fossero sufficienti».

A questo scopo, il Comune potrà attingere da «ulteriori risorse derivanti dalle donazioni di aziende, associazioni e privati che hanno superato i 100 mila euro, un fondo utile per far fronte anche alle necessità dei cittadini nei prossimi mesi, che saranno difficili» aggiunge Cancelli. Tenendo anche presente che «i bilanci comunali nei prossimi mesi salteranno, è chiaro - conclude - e dovremo attingere agli avanzi di amministrazione degli anni passati, sempre che bastino».

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