Marina di Modica, perla del sud
Il mare incontra il barocco

Fiore all’occhiello dell’isola, è punto di partenza per straordinari escursioni: arte, storia e le tracce del commissario Montalbano.

È l’estremo lembo a sud della Sicilia. È una spiaggia di sabbia finissima di tipo africano, con le dune, un paesaggio abbracciato da una vegetazione lussureggiante, mediterranea. È Marina di Modica, un luogo dove anche d’estate non regna il frastuono delle più gettonate località balneari. Quasi a metà strada fra Pozzallo, cittadina marinara, con un bel lungomare fiancheggiata da bellissime palme e Sampieri, epicentro dei luoghi di Montalbano, dista invece una quindicina di chilometri da Modica, Patrimonio Unesco, punteggiata da costruzioni di stile barocco, chiese e teatro naturale di eventi folcloristici nella bella stagione, che creano un fascino particolare. La piccola baia di Marina di Modica è considerata un piccolo paradiso dei surfers e windsurfers, grazie alla sua esposizione di favorevoli condizioni di vento.

Già definita «Perla del Mediterraneo», «Fiore all’occhiello della Sicilia orientale», ha avuto un primo sviluppo turistico negli Anni Sessanta e Settanta. Dopo un periodo in cui i turisti hanno preferito puntare su località più mondane, negli ultimi anni ha avuto un rapido risveglio e molti imprenditori si sono rimboccati le maniche aprendo ristoranti, locali di divertimento e strutture ricettive. Fra gli ultimi nati, aperto la scorsa stagione estiva, il Modica Beach Resort, struttura di eccellenza, per una vacanza «pieds dans l’eau», sul mare, sviluppata su 4 piani e 111 camere. La vista, i colori del mare, il tramonto, la pace, la brezza marina qui disegnano un luogo unico ed esclusivo (www.modicabeachresort.com). Il resort propone tour sulle tracce di Montalbano (Sampieri, Scicli, Punta Secca e Ragusa Ibla) e nella vicina Modica. In definitiva un luogo di partenza per una serie di escursioni che svelano un entroterra di gioielli del cosiddetto circuito el Patrimonio Unesco, oppure al Castello di Donnafugata.

La barocca Modica, la città delle Cento chiese, è un reticolo di vicoli. Tappa obbligata il Duomo di San Giorgio, esempio architettonico tardo–barocco più importante del paese. E poi il duomo di San Pietro, la chiesa di San Giovanni Evangelista, il castello dei Conti di Modica meta di appassionati esperti di architettura. Ma Modica è anche il paradiso dei golosi.

Insignita del riconoscimento di Città Italiana del Gelato, è infatti rinomata per il cioccolato dalla caratteristica consistenza granulosa, lavorato a freddo, secondo l’antica ricetta degli Atzechi. A una ventina di chilometri, ecco l’altra capitale del barocco siciliano, ovvero Ragusa, divisa tra la parte superiore, sull’altopiano, e Ibla sorta dalle rovine dell’antica città che trova la sua massima rappresentanza nel duomo di San Giorgio e la sua facciata monumentale a torre che ingloba il campanile nel prospetto e termina con una cuspide a bulbo.

Da vedere, il Museo Archeologico di fronte al quale è possibile ammirare la vallata attraversata da tre ponti che uniscono la Ragusa settecentesca a quella moderna. Ponte Vecchio, Palazzo Schininà, piazza San Giovanni con l’omonima cattedrale e palazzo Zacco sono solo alcuni dei luoghi da non perdere. E per gli appassionati di musei vicino a Ragusa c’è Chiaramonte Gulfi. Ve ne sono ben otto dedicati all’arte sacra, al Liberty, al ricamo e allo sfilato siciliano, ai cimeli storico militari, all’olio d’oliva, agli strumenti etnico musicali, oltre alla Pinacoteca Giovanni De Vita e all’esposizione ornitologica.

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