Sono tre bergamaschi e un milanese i componenti della banda specializzata in furti di biciclette. Come quello del 21 luglio scorso a cui si riferiscono le immagini di ESpansione Tv quando i quattro avevano razziato ben 180 biciclette custodite a Mozzate in un deposito specializzato. Una rapina organizzata fin nei minimi particolari. Un colpo che sembrava perfetto e che aveva fruttato un bottino da oltre 300mila euro. I carabinieri di Cantù e Treviglio hanno arrestato i quattro componenti della banda accusati di rapina aggravata e sequestro di persona. Un commando di tre rapinatori, armati, e assistiti da un quarto complice all'esterno, fece irruzione nel magazzino della ditta Anelda, tenne sotto sequestro i cinque dipendenti, obbligandoli a caricare su un tir biciclette da corsa di marca per un valore di quasi 300 mila euro. L'autista del camion, un ucraino, venne a sua volta sequestrato e fu obbligato sotto la minaccia della pistola a trasportare il carico nel Milanese, dove le biciclette furono scaricate. L'autista fu poi liberato a Melegnano. Le indagini, sviluppate attraverso testimonianze, visione dei filmati delle telecamere della zona e analisi delle tracce telefoniche hanno portato all'identificazione prima di padre e figlio, Matteo e Marco De Giglio, di 57 e 29 anni, residenti a Terno d'Isola, già detenuti per una rapina assai simile messa a segno a Pieve Emanuele, nel Milanese. Arrestati anche i complici, Antonio Leprinetti, 46 anni, di Milano e Gesualdo Cusumano, 63 anni di Brembate.
Sono tre bergamaschi e un milanese i componenti della banda specializzata in furti di biciclette. Come quello del 21 luglio scorso a cui si riferiscono le immagini di ESpansione Tv quando i quattro avevano razziato ben 180 biciclette custodite a Mozzate in un deposito specializzato. Una rapina organizzata fin nei minimi particolari. Un colpo che sembrava perfetto e che aveva fruttato un bottino da oltre 300mila euro. I carabinieri di Cantù e Treviglio hanno arrestato i quattro componenti della banda accusati di rapina aggravata e sequestro di persona. Un commando di tre rapinatori, armati, e assistiti da un quarto complice all'esterno, fece irruzione nel magazzino della ditta Anelda, tenne sotto sequestro i cinque dipendenti, obbligandoli a caricare su un tir biciclette da corsa di marca per un valore di quasi 300 mila euro. L'autista del camion, un ucraino, venne a sua volta sequestrato e fu obbligato sotto la minaccia della pistola a trasportare il carico nel Milanese, dove le biciclette furono scaricate. L'autista fu poi liberato a Melegnano. Le indagini, sviluppate attraverso testimonianze, visione dei filmati delle telecamere della zona e analisi delle tracce telefoniche hanno portato all'identificazione prima di padre e figlio, Matteo e Marco De Giglio, di 57 e 29 anni, residenti a Terno d'Isola, già detenuti per una rapina assai simile messa a segno a Pieve Emanuele, nel Milanese. Arrestati anche i complici, Antonio Leprinetti, 46 anni, di Milano e Gesualdo Cusumano, 63 anni di Brembate.