Si chiama Cerva ma è una bellissima vacca, anzi la più bella di tutte. E' la prima regina delle Alpi di razza Bruno Alpia Originale, dell'azienda agricola di Ignazio Carrara di Serina. Il bellissimo esemplare ha conquistato il titolo alla prima fiera nazionale dell'antica razza bovina alpina, sbaragliando l'agguerrita concorrenza di un'ottantina di capi provenienti da Lombardia, Piemonte e Trentino Alto Adige, le tre regioni italiane a maggiore diffusione per nulla intimoriti dall'abbondante pioggia. A Lenna c'è stata la prima mostra-concorso dell'antica razza bovina. I capi, con le tradizionali corna e molte anche con campanaccio artistico, hanno sfilato nel ring dell'agriturismo, per uno spettacolo unico che non si vedeva ormai da quattro decenni nella nostra provincia, da quando gli allevatori avevano abbandonato la razza originaria-alpina per la l'attuale Bruna italiana, frutto di un incrocio americano. Oltre al concorso degli animali, durante la mattinata si è svolta anche la prima asta nazionale di Bruna Alpina originale, razza in via di estinzione ma sostenuta dall'Unione Europea come simbolo di identità territoriale e biodiversità. A organizzare l'evento la neonata associazione nazionale della 'Bruna Alpina Originale' che, autofinanziandosi, è riuscita ad aggregare gli ultimi allevatori della razza e ad allestire la prima fiera alpina. I grandi formaggi della nostra tradizione nascono dal latte di questa razza. Latte che deriva da animali al pascolo almeno 90 giorni l'anno, mentre d'inverno devono alimentarsi principalmente di fieno. Niente allevamenti intensivi, quindi, ma libertà di pascolo, spesso mungitura a mano e soprattutto benessere dei bovini. Concorsi, l'asta e anche la possibilità di acquisto dei capi come era abitudine una volta nella fiere zootecniche.
Si chiama Cerva ma è una bellissima vacca, anzi la più bella di tutte. E' la prima regina delle Alpi di razza Bruno Alpia Originale, dell'azienda agricola di Ignazio Carrara di Serina. Il bellissimo esemplare ha conquistato il titolo alla prima fiera nazionale dell'antica razza bovina alpina, sbaragliando l'agguerrita concorrenza di un'ottantina di capi provenienti da Lombardia, Piemonte e Trentino Alto Adige, le tre regioni italiane a maggiore diffusione per nulla intimoriti dall'abbondante pioggia. A Lenna c'è stata la prima mostra-concorso dell'antica razza bovina. I capi, con le tradizionali corna e molte anche con campanaccio artistico, hanno sfilato nel ring dell'agriturismo, per uno spettacolo unico che non si vedeva ormai da quattro decenni nella nostra provincia, da quando gli allevatori avevano abbandonato la razza originaria-alpina per la l'attuale Bruna italiana, frutto di un incrocio americano. Oltre al concorso degli animali, durante la mattinata si è svolta anche la prima asta nazionale di Bruna Alpina originale, razza in via di estinzione ma sostenuta dall'Unione Europea come simbolo di identità territoriale e biodiversità. A organizzare l'evento la neonata associazione nazionale della 'Bruna Alpina Originale' che, autofinanziandosi, è riuscita ad aggregare gli ultimi allevatori della razza e ad allestire la prima fiera alpina. I grandi formaggi della nostra tradizione nascono dal latte di questa razza. Latte che deriva da animali al pascolo almeno 90 giorni l'anno, mentre d'inverno devono alimentarsi principalmente di fieno. Niente allevamenti intensivi, quindi, ma libertà di pascolo, spesso mungitura a mano e soprattutto benessere dei bovini. Concorsi, l'asta e anche la possibilità di acquisto dei capi come era abitudine una volta nella fiere zootecniche.