Il tribunale del Riesame di Brescia ha reso note le motivazioni della mancata scarcerazione di Chiara Alessandri. Lo scorso 15 febbraio si era pronunciato per il no, ma ora spiega il perchè e conferma a chiare lettere che Stefania è stata bruciata viva. La Alessandri è rinchiusa dal 19 gennaio per l'omicidio di Stefania Crotti. Un delitto passionale, con la Alessandri che ha ammesso di averla colpita in garage a Gorlago, di averla trasportata a Adro pensando che fosse morta, ma non di averle dato fuoco. Il Riesame conferma sostanzialmente tutto l'impianto accusatorio. La cosa più importante però è contenuta nella risposta sulla competenza. Resta alla procura di Brescia, dice, per la presenza nel sangue di Stefania Crotti di una concentrazione pari al 15% di carbossiemoglobina che indicherebbe una inalazione di monossido di carbonio. Pertanto si presume che la donna fosse ancora viva quando è stata data alle fiamme. L'azione delittuosa è iniziata nel garage, dice il Riesame, e si è perfezionata nel luogo in cui è avvenuta la morte, ad Adro. Simona Befani
Il tribunale del Riesame di Brescia ha reso note le motivazioni della mancata scarcerazione di Chiara Alessandri. Lo scorso 15 febbraio si era pronunciato per il no, ma ora spiega il perchè e conferma a chiare lettere che Stefania è stata bruciata viva. La Alessandri è rinchiusa dal 19 gennaio per l'omicidio di Stefania Crotti. Un delitto passionale, con la Alessandri che ha ammesso di averla colpita in garage a Gorlago, di averla trasportata a Adro pensando che fosse morta, ma non di averle dato fuoco. Il Riesame conferma sostanzialmente tutto l'impianto accusatorio. La cosa più importante però è contenuta nella risposta sulla competenza. Resta alla procura di Brescia, dice, per la presenza nel sangue di Stefania Crotti di una concentrazione pari al 15% di carbossiemoglobina che indicherebbe una inalazione di monossido di carbonio. Pertanto si presume che la donna fosse ancora viva quando è stata data alle fiamme. L'azione delittuosa è iniziata nel garage, dice il Riesame, e si è perfezionata nel luogo in cui è avvenuta la morte, ad Adro. Simona Befani