Si è chiusa con la richiesta di condanna all'ergastolo la requisitoria del pubblico ministero Paolo del Grosso titolare del fascicolo processuale a carico di Roberto Guzzetti, il 60enne lecchese accusato di aver ucciso, il 9 giugno 2016 nella frazione Sogno a Torre De Busi, la signora Maria Adeodata Losa. La richiesta è stata formulata al termine dell'istruttoria che si è conclusa con gli ultimi quattro testi della difesa tra i quali anche la sorella della vittima, prossima ai 98 anni, trasferita in Aula dalla casa di riposo dove è ricoverata, in barella ed in condizioni di lucidità non ottimali, stante l'età. "Chi ha ridotto la signora Maria Adeodata Losa in questo stato?" ha esordito il magistrato, mostrando nuovamente alla Corte un'immagine della pensionata torrebusina freddata nel proprio appartamento da ben 10 fendenti in più parti del corpo. Omicidio volontario, pluriaggravato, l'accusa mossa nei confronti dell'imputato. "Questo processo ha dimostrato che a uccidere la Losa Maria Adeodata è stato Roberto Guzzetti" ha dichiarato poi, fin da subito, il PM arrivando all'esito della sua analitica requisitoria a chiedere la condanna dell'uomo all'ergastolo, ritenendo non vi siano dubbi sulla colpevolezza del sessantenne, presente personalmente in Aula. Il pm ha chiesto all'uomo di confessare " Guzzetti è venuto in questa Aula a prenderci in giro. Dinnanzi a una morte così efferata ci ha parlato prima di avances sessuali e di una possessione quasi demonica. Se si commettono degli errori, poi si riparte, ma bisogna ammetterli. In assenza non posso che chiedere la pena che prevede il codice penale: l'ergastolo". Domani toccherà agli avvocati difensori esporre la propria arringa, forse parlerà anche Guzzetti. La sentenza è attesa nel tardo pomeriggio.
Si è chiusa con la richiesta di condanna all'ergastolo la requisitoria del pubblico ministero Paolo del Grosso titolare del fascicolo processuale a carico di Roberto Guzzetti, il 60enne lecchese accusato di aver ucciso, il 9 giugno 2016 nella frazione Sogno a Torre De Busi, la signora Maria Adeodata Losa. La richiesta è stata formulata al termine dell'istruttoria che si è conclusa con gli ultimi quattro testi della difesa tra i quali anche la sorella della vittima, prossima ai 98 anni, trasferita in Aula dalla casa di riposo dove è ricoverata, in barella ed in condizioni di lucidità non ottimali, stante l'età. "Chi ha ridotto la signora Maria Adeodata Losa in questo stato?" ha esordito il magistrato, mostrando nuovamente alla Corte un'immagine della pensionata torrebusina freddata nel proprio appartamento da ben 10 fendenti in più parti del corpo. Omicidio volontario, pluriaggravato, l'accusa mossa nei confronti dell'imputato. "Questo processo ha dimostrato che a uccidere la Losa Maria Adeodata è stato Roberto Guzzetti" ha dichiarato poi, fin da subito, il PM arrivando all'esito della sua analitica requisitoria a chiedere la condanna dell'uomo all'ergastolo, ritenendo non vi siano dubbi sulla colpevolezza del sessantenne, presente personalmente in Aula. Il pm ha chiesto all'uomo di confessare " Guzzetti è venuto in questa Aula a prenderci in giro. Dinnanzi a una morte così efferata ci ha parlato prima di avances sessuali e di una possessione quasi demonica. Se si commettono degli errori, poi si riparte, ma bisogna ammetterli. In assenza non posso che chiedere la pena che prevede il codice penale: l'ergastolo". Domani toccherà agli avvocati difensori esporre la propria arringa, forse parlerà anche Guzzetti. La sentenza è attesa nel tardo pomeriggio.