A Bergamo è nata una stella. Si chiama Yannik Sinner, a a 17 anni vince la 14.a edizione degli Internazionali di Bergamo. Chi lo aveva visto giocare da ragazzino, parla di lui come di un predestinato. E l'avvesario Marcora, che nella finale non ha visto la palla, già anni fa aveva intuito il suo potenziale Faccia da bambino, fisico già importanyte ma ancora da costruire, ispira simpatia e tenerezza con quei capelli rossi in tinta con le guance, ma la testa è già da grande. Parla da grande, sogna da grande e prima di congedarsi da Bergamo dice..."Forse tornerò l'anno prossimo". Forse, certo perchè le ambizioni del giovane altoatesino lo portano a sognare in grande. Lui, che prima d'ora non aveva mai battuto alcun giocatore fra i primi 500 del ranking Atp, e a Bergamo ne ha superati sei in sette giorni. Il Trofeo Faip-Perrel ha quasi certamente tenuto a battesimo il futuro del tennis italiano. Capace di sbaragliare tutti e arrivare al traguardo con una freschezza e forse una incosapevolezza da far impallidire. E' diventato il più giovane italiano di sempre a vincere un Challenger, e pensate che nemmeno lo sapeva. Lo ha appreso dallo speaker a fine gara. Ma del resto Sinner è questo, un giovane che pensa solo a giocare e a farlo nel modo migliore. Eroe per caso, secondo le sue previsioni, ma non secondo gli addetti ai lavori che parlano di lui come di una stella già nata. La stella degli Internazionali di Bergamo, ciliegina sulla torta di una edizione praticamente perfetta. Simona Befani
A Bergamo è nata una stella. Si chiama Yannik Sinner, a a 17 anni vince la 14.a edizione degli Internazionali di Bergamo. Chi lo aveva visto giocare da ragazzino, parla di lui come di un predestinato. E l'avvesario Marcora, che nella finale non ha visto la palla, già anni fa aveva intuito il suo potenziale Faccia da bambino, fisico già importanyte ma ancora da costruire, ispira simpatia e tenerezza con quei capelli rossi in tinta con le guance, ma la testa è già da grande. Parla da grande, sogna da grande e prima di congedarsi da Bergamo dice..."Forse tornerò l'anno prossimo". Forse, certo perchè le ambizioni del giovane altoatesino lo portano a sognare in grande. Lui, che prima d'ora non aveva mai battuto alcun giocatore fra i primi 500 del ranking Atp, e a Bergamo ne ha superati sei in sette giorni. Il Trofeo Faip-Perrel ha quasi certamente tenuto a battesimo il futuro del tennis italiano. Capace di sbaragliare tutti e arrivare al traguardo con una freschezza e forse una incosapevolezza da far impallidire. E' diventato il più giovane italiano di sempre a vincere un Challenger, e pensate che nemmeno lo sapeva. Lo ha appreso dallo speaker a fine gara. Ma del resto Sinner è questo, un giovane che pensa solo a giocare e a farlo nel modo migliore. Eroe per caso, secondo le sue previsioni, ma non secondo gli addetti ai lavori che parlano di lui come di una stella già nata. La stella degli Internazionali di Bergamo, ciliegina sulla torta di una edizione praticamente perfetta. Simona Befani