La procura di Bergamo sta indagando sulla morte di Beshmata Agron, l'albanese di 44 anni investito e ucciso dall'auto guidata dall'impiegata del comune Donatella Chiari. La donna non è stata indagata. Ieri mattina la tragedia, alle 8, davanti alla Biblioteca dove lei lavora. La donna ha raccontato ai carabinieri la sua versione dell'intera vicenda. "Quell'uomo mi perseguitava, da un anno si era invaghito di me" ha raccontato. E ha negato che tra lei e Agron Beshmata ci fosse mai stata una relazione. Di fatto non risulta però nessuna denuncia fatta dalla donna, che la sera precedente andò dai carabinieri di Chiari col figlioletto per raccontare di essere stata speronata. Quella sera Beshmata però raccontò una versione completamente diversa, rivelando ai militari di avere avuto una relazione con la donna da cui sarebbe nato il figlio. Poche ore dopo, l'aggressione e la morte dell'uomo. Il pm Dettori sta ricostruendo la dinamica di quanto accaduto. Ha sentito il sindaco di Villongo, fra le prime persone a parlare con la donna dopo l'investimento, per vedere se le versioni collimano. Sta valutando la possibilità di nominare un consulente per ricostruire la dinamica dell'incidente e anche l'eventualità di fare l'autopsia sul corpo dell'albanese. Pur in presenza di un morto, la procura per ora ha optato per la scelta di non indagare la donna. IL procuratore capo di Bergamo Walter Mapelli spiega perchè.
La procura di Bergamo sta indagando sulla morte di Beshmata Agron, l'albanese di 44 anni investito e ucciso dall'auto guidata dall'impiegata del comune Donatella Chiari. La donna non è stata indagata. Ieri mattina la tragedia, alle 8, davanti alla Biblioteca dove lei lavora. La donna ha raccontato ai carabinieri la sua versione dell'intera vicenda. "Quell'uomo mi perseguitava, da un anno si era invaghito di me" ha raccontato. E ha negato che tra lei e Agron Beshmata ci fosse mai stata una relazione. Di fatto non risulta però nessuna denuncia fatta dalla donna, che la sera precedente andò dai carabinieri di Chiari col figlioletto per raccontare di essere stata speronata. Quella sera Beshmata però raccontò una versione completamente diversa, rivelando ai militari di avere avuto una relazione con la donna da cui sarebbe nato il figlio. Poche ore dopo, l'aggressione e la morte dell'uomo. Il pm Dettori sta ricostruendo la dinamica di quanto accaduto. Ha sentito il sindaco di Villongo, fra le prime persone a parlare con la donna dopo l'investimento, per vedere se le versioni collimano. Sta valutando la possibilità di nominare un consulente per ricostruire la dinamica dell'incidente e anche l'eventualità di fare l'autopsia sul corpo dell'albanese. Pur in presenza di un morto, la procura per ora ha optato per la scelta di non indagare la donna. IL procuratore capo di Bergamo Walter Mapelli spiega perchè.