La grande festa degli alpini bergamaschi a Vicenza - Foto e video

L’ADUNATA. È stato il grande giorno della sfilata alla 95a edizione dell’adunata nazionale degli Alpini. Tutti i video e le foto della grande presenza bergamasca.

Anche quest’anno l’adunata nazionale degli Alpini non ha tradito le attese: la lunga domenica della sfilata si è rivelata una grande festa. Le penne nere bergamasche hanno iniziato a sfilare intorno alle 15.30, dopo una lunga attesa sotto un sole ormai pienamente estivo. Ad aprire il corteo la fanfara della Ramera, il presidente della sezione di Bergamo Giorgio Sonzogni con il consiglio provinciale e i 278 gagliardetti dei gruppi. Numerosi anche i sindaci presenti: più di cento. In prima fila, come sempre, le prime cittadine donne. Con loro anche il presidente della Provincia Pasquale Gandolfi. Come avviene spesso all’adunata, gli alpini Bergamaschi sono stati travolti dai cori e dagli applausi delle numerose persone che hanno seguito il corteo a bordo strada.

Sin dalle prime ore del mattino migliaia di persone hanno raggiunto a piedi il cuore di Vicenza, inaccessibile alle auto. Alcuni gruppi di bergamaschi avevano già smontato tende e alloggi provvisori, pronti a ripartite subito dopo la fine della sfilata, mentre altri si fermeranno fino a lunedì.

Grazie a Bergamo Tv abbiamo potuto seguire tutta la sfilata in diretta e soprattutto abbiamo gustato il passaggio di tutti i gruppi orobici.

Già da venerdì Vicenza è stata invasa da tante persone, che pian piano hanno raggiunto la città: numerosi i bergamaschi, complice anche la vicinanza geografica e le previsioni di bel tempo di questi giorni. Sono circa diecimila - secondo le stime del presidente della sezione di Bergamo dell’Ana Giorgio Sonzogni - i bergamaschi attesi tra coloro che sfileranno e i tanti simpatizzanti o familiari aggregati. «Per l’ennesima volta l’Adunata si conferma una manifestazione unica – racconta Sonzogni –. Anche questa volta l’attesa non andrà delusa».

Gli alpini bergamaschi a Vicenza. Video di Massimo Sonzogni

Le attese per la sezione orobica sono le migliori. «Quest’anno abbiamo il conforto del meteo, che amplificherà ancor di più la partecipazione all’Adunata – prosegue Sonzogni –. Siamo in una città splendida, che trasuda storia. Ci sono vie e piazze non enormi ma molto belle, che si stanno rivelando ottimi luoghi per manifestare lo stile di vita alpino». Questa 95ª edizione dell’Adunata – dedicata al tema della pace, «Sogno degli alpini» – conferma la sua solennità. «È un momento prezioso per il piacere di ritrovarsi per chi ha vissuto l’esperienza della naja, ma anche per le tante altre persone che condividono lo stile degli alpini: l’Adunata è il momento più solenne per perpetuare gli scopi fondanti della nostra associazione».

Da venerdì la grande festa

L’apertura ufficiale dell’Adunata è stata venerdì mattina, con l’alzabandiera e la deposizione della corona nella centrale piazza dei Signori, seguita dall’inaugurazione della Cittadella degli Alpini, presa poi d’assalto da fiumi di persone. In serata la sfilata dei gonfaloni, del labaro Ana, del vessillo della sezione di Vicenza e della bandiera di guerra. Ieri mattina al teatro Olimpico il tradizionale incontro con le sezioni all’estero e nel pomeriggio, in Duomo, la Messa. Ma il grande appuntamento è questa domenica: la sfilata è iniziata alle 9, da via Ss. Felice Fortunato, con la fanfara militare, i reparti alpini di formazione e i gonfaloni. Dalle 9.30 sono partiti gli alpini delle diverse sezioni. I bergamaschi hanno sfilato intorno alle 14, insieme agli altri gruppi di Emilia Romagna e Lombardia.

«La sfilata rimane la manifestazione più partecipata – prosegue Sonzogni –, dove chi sfila non rivendica qualcosa, ma lo fa solo per condividere il piacere di stare insieme». Tra gli striscioni che verranno portati dai bergamaschi - oltre al tradizionale «Berghem de sass» - ci sarà proprio quello che ricorderà che «la pace inizia con il sorriso e gli alpini sanno sorridere». Le stime sulle presenze - pur nell’impossibilità di avere un dato preciso - arrivano a 10mila bergamaschi. «Rimini ha segnato la ripartenza dopo la pandemia, Udine non è stata favorevole per distanza e maltempo, ma quest’anno ci aspettiamo presenze molto alte: se 5mila saranno gli alpini che sfileranno, altrettanti saranno probabilmente gli amici che si uniranno alla festa».

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