Papa Francesco invitato a Bergamo e Brescia nel segno di Giovanni XXIII e Paolo VI
La richiesta è stata presentata dai due vescovi Francesco Beschi e Pierantonio Tremolada anche con la firma dei sindaci Giorgio Gori ed Emilio Del Bono.
La richiesta è stata presentata dai due vescovi Francesco Beschi e Pierantonio Tremolada anche con la firma dei sindaci Giorgio Gori ed Emilio Del Bono.
La ragione si trova in un aggettivo, il più poderoso e potente che Jorge Mario Bergoglio ha utilizzato in questo mese di guerra: «sacrilego». È un’enunciazione definitiva, senza repliche, è il chiarimento perfetto di cosa si cela dietro ad ogni argomentazione che giustifica un conflitto e di chi si rimette alla «logica diabolica e perversa delle armi» (Bergoglio, 27 febbraio). Il sacrilegio è una…
Smonta la retorica dello zar e dalla finestra su piazza san Pietro Jorge Mario Bergoglio abbandona ogni cautela e spiega che non si tratta affatto di «un’operazione militare», ma di «guerra». È il passaggio più importante delle parole pronunciate dal Papa all’Angelus domenica 6 marzo ed è il punto politico più rilevante della posizione della Santa Sede, per altro giudicata da alcuni nei giorni sc…
Gli autori sono Angelo Mapelli e Olimpio Talarico, docenti del liceo delle Scienze umane Secco Suardo. Un’opera originale che è guida, saggio e racconto allo stesso tempo, nella quale a descrivere le bellezze della città sono personaggi illustri del passato
Per capire la sfida lanciata a tutta la Chiesa da Papa Francesco con la convocazione di un Sinodo lungo due anni, consultazione inedita, senza nulla di preconfezionato, bisogna tornare alla sera di otto anni fa quando un cardinale venuto dalla fine del mondo disse dalla Loggia delle benedizioni: «E adesso incominciamo questo cammino insieme vescovo e popolo». Ora quel cammino insieme, che è il si…
Il calore umano, il buon umore e la gentilezza di Angelo Roncalli, oltre alla sua esperienza diplomatica, conquistarono l’affetto di tutto il mondo cattolico e la stima dei non cattolici.
Era l’11 ottobre del 1962, il giorno di apertura del Concilio Vaticano II, quando il «Papa buono» pronunciò il discorso che passò alla storia.
Angelo Roncalli andò a Loreto il 4 ottobre 1962 alla vigilia dell’apertura del Concilio Vaticano II che il Papa bergamasco volle «ecumenico». Utilizzò il treno del presidente della Repubblica Antonio Segni con la locomotiva a vapore e fu un viaggio memorabile, il primo di un Pontefice fuori dal Vaticano dall’Unità d’Italia.
Sabato al «Mascheroni». Il ricavato andrà ai bambini ricoverati al «Papa Giovanni XXIII». Un percorso formativo tra scuola e teatro.
I due libri dell’editorialista e inviato come spunto dell’incontro di venerdì al Sociale.
Hanno cercato di ascoltare le inquietudini e le attese del mondo, hanno cercato di individuarne le debolezze, ma anche le potenzialità. Ma soprattutto hanno tentato di ricondurre ogni cosa al Vangelo come archetipo di ogni interpretazione di ogni responsabilità.
La Fondazione Papa Giovanni XXIII, in collaborazione con la Fondazione Banca Popolare di Bergamo Onlus e l’Università di Bergamo, ha avviato un progetto triennale di studio su «I rapporti di Angelo Roncalli con Bergamo».
«Roncalli e l’avvocato degli ebrei», così il futuro Giovanni XXIII oggi santo aiutò i perseguitati dai nazisti in Croazia. Lo rivela la ricostruzione storica di Giovanni Preziosi in un articolo apparso su L’Osservatore Romano.
Papa Roncalli fu sin dall’inizio un «buon pastore» un «padre» per i suoi fedeli, e il mondo «ha bisogno di questo stile di vita buona che San Giovanni XXIII alimentava». Così l’arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, ha ricordato Roncalli nella sua omelia a Sotto il Monte.
di Emanuele Roncalli Santo sì, Giusto no. Mentre il Parlamento di Israele (Knesset) celebra una sessione straordinaria e senza precedenti dedicata alla memoria e all’eredità di Angelo Roncalli, Yad Vashem non lo ha ancora inserito fra i Giusti tra le Nazioni.
«Beh, lo dovevo a questo nuovo, grande santo bergamasco». Giovedì Stefano Colantuono è andato in pellegrinaggio nei luoghi di San Papa Giovanni XXIII. Il voto per la salvezza questa volta l’ha portato alla terra natìa di Angelo Roncalli.
«Cari amici bergamaschi». Papa Francesco scrive alla nostra gente e affida il suo messaggio a L’Eco di Bergamo. L’incipit è nello stile familiare di Bergoglio, come le prime parole del pontefice scandite la sera dell’elezione: «Cari fratelli e sorelle, buonasera». Un saluto semplice capace di stupire il mondo.
«Cari amici bergamaschi, avvicinandosi il giorno della canonizzazione del beato Giovanni XXIII, ho sentito il desiderio di inviare questo saluto». Inizia così la lettera che Papa Francesco, attraverso L’Eco di Bergamo, ha scritto ai bergamaschi.
Leggi la lettera di Papa Francesco
Trentaquattro telecamere puntate su piazza di San Pietro (15 per le riprese in HD, 13 per quelle in 3D e 6 per il 4K Ultra HD), nove satelliti pronti a far rimbalzare le immagini in tutto il mondo (più di quelli impiegati per le Olimpiadi invernali di Sochi).