Bossi: «Sapevo che l’Europa sarebbe fallita. Il partito unico è la Lega»

«Sapevo che l’Europa sarebbe fallita: abbiamo lottato per difendere le nostre imprese dalla concorrenza asiatica. Abbiamo lottato contro l’Europa che voleva la pedofilia e abbiamo vinto». «Il partito unico c’è già ed è la Lega, che non è mai cambiata». Sono questi i due cardini del discorso che Umberto Bossi ha tenuto a Pontida davanti a centomila fedelissimi del Carroccio. Il senatur è stato accolto da un boato quando è salito sul palco: il primo bagno di folla per il leader della Lega dopo un anno di sofferenza e una malattia che ha lasciato il segno. «È stato un anno difficile - ha ammesso - che ho superato grazie alla Lega e ai militanti mi hanno accompagnato ospedale per ospedale»

Bossi ha Iniziato il suo intervento in un tripudio di bandiere leghiste e ha commentato: «Sapevo di non essere solo». Ora, ha continuato, «dobbiamo difendere l’economia della Padania e del Sud insieme, contro il centralismo romano» , ha esordito Bossi. Poi ha parlato dell’Europa e del partito unico: «il partito unico c’è già ed è la Lega».

«La mia fede non è stata scalfita dalla malattia - ha continuato -. Sono venuto per sguainare la spada della libertà dei popoli che fu di Alberto da Giussano. La Lega è sempre quella, non è mai cambiata».

Dopo essere stato insignito della cittadinanza onoraria di Pontida, Bossi ha ridato la parola al ministro Castelli che aveva invitato a parlare sulle questioni della giustizia e dell’Europa. Sul palco, accanto a Umberto Bossi, anche la moglie Manuela Marrone e i figli del leader della Lega Nord. Il traffico sulla statale per Pontida è stato a lungo difficile anche per l’arrivo di oltre 170 pullman. Secondo una prima stima erano presenti circa 100.000 persone.

Nei ristoranti allestiti sul prato di Pontida alla Festa della Lega è stato possibile pagare in neuro, una moneta stampata in polemica con l’euro. Ai banchi per il cambio sono disponibili banconote da 1 neuro e da 2 neuro, che hanno raffigurazioni delle vecchie duemila e cinquemila lire.

Tra le tante iniziative organizzate dalla Lega, c’è anche quella di una proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare per indire un referendum di revisione del trattato di Maastricht. Il titolo della proposta di legge è testualmente: Indizione di un referendum di indirizzo sulla necessità della consultazione popolare relativa alla partecipazione dell’Italia all’ordinamento comunitario ed alla revisione del trattato di Maastricht sull’unione economica e monetaria. Nella relazione che accompagna il testo si legge che: le finalità della proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare sono chiare: basta con l’Europa tecnocratica e burocratica, lontana dai cittadini e dalle loro necessità! L’Europa può esistere solamente se è una effettiva Europa dei popoli, che siano direttamente partecipi delle decisioni che in Europa vengono prese. Per questa semplice e ineludibile ragione occorre assicurare il coinvolgimento diretto del popolo sovrano in ogni decisione che sia volta a modificare l’ordinamento comunitario, perché ogni modificazione dell’ordinamento comunitario produce effetti diretti e stabili sull’assetto degli ordinamenti nazionali.

(19/06/2005)

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