Rogno è già in crisi per l’acqua Ordinanza la limita agli «usi domestici»

Rogno rischia di rimanere senz’acqua. Nel popoloso centro dell’Alto Sebino con più di 3500 abitanti la situazione è critica e nei giorni scorsi in molte abitazioni delle frazioni Castello e Rondinera e dello stesso capoluogo, l’acqua ha cominciato a scendere a rivoli sempre più sottili, per poi sparire completamente per diverse ore. Il sindaco ha già lanciato l’allarme e in attesa di un intervento strutturale sull’acquedotto un’ordinanza obbliga la cittadinanza a limitare l’uso dell’acqua potabile agli «usi domestici».Chi annaffia i giardini o lava la macchina con l’acqua prelevata dall’acquedotto, rischia multe tra i 50 ed i 300 euro. Il Comune ha già incaricato il Consorzio di tutela ambientale del Sebino, gestore del servizio idrico, di rifornire costantemente le cisterne di Castello e Rondinera con autobotti. La mancanza di precipitazioni non ha fatto altro che acuire ed anticipare un problema annunciato. Le frazioni di San Vigilio e Monti vengono alimentate, dal lontano 1911, da tre sorgenti idriche che però attualmente non godono di buona salute: una è asciutta da dieci anni, dalla seconda sgorga acqua solo se la stagione è piovosa, la terza, garantisce non più di un litro e mezzo d’acqua al secondo», precisa il sindaco. Il capoluogo e le frazioni di Bessimo, Castelfranco e Rondinera attingono l’acqua dal bacino di Rogno, alimentato da due sorgenti: una in località Mulinello, l’altra costituita dal pozzo nelle vicinanze della biblioteca comunale e funziona con pompe installate negli anni Settanta. L’impianto è vecchio e si teme che possa guastarsi da un momento all’altro.

L’àncora di salvezza, a cui Rogno spera di potersi aggrappare per risolvere i problemi futuri, è costituita dalla fonte di San Carlo di Costa Volpino. Gli amministratori si augurano che i colleghi di Costa Volpino li autorizzino a captare una parte dei 72 litri al secondo che sgorgano vicino alla località Fermata Castello, appena fuori dalla galleria della statale del Tonale che bypassa Costa Volpino, ma che, essendo di troppo per il comune più popoloso dell’intero Sebino, viene lasciata scorrere liberamente nei prati e verso il fiume Oglio.

(25/06/2005)

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