Demetrio Albertini vola in Spagna L’Atalanta: «Non c’è stato modo di fermarlo»

Demetrio Albertini da ieri sera è a Barcellona e oggi diventerà anche un giocatore del Barcellona a tutti gli effetti. A dare la notizia è stato direttamente il sito del club catalano, www.fcbarcelona.com, che ha di fatto annunciato l’acquisto del centrocampista ormai ex atalantino con un comunicato messo in rete alle 19.50. E a confermare la partenza in tarda serata una dichiarazione del direttore generale dell’Atalanta, Roberto Zanzi, al sito internet calciomercato.com: «Non c’è stato modo di trattenerlo, Albertini ha voluto la Spagna a tutti i costi». Albertini è partito dalla Malpensa alle 21 ed è arrivato all’aeroporto di Barcellona attorno alle 22.40. Oggi alle 16.30 effettuerà le visite mediche al Centro di Medicina Sportiva di Barcellona e quindi firmerà il nuovo contratto con i blaugrana. L’accordo col club catalano, comunque, pare esserci già, dunque si tratterebbe solo di semplici formalità. A Barcellona Albertini ritrova come allenatore Frank Rijkaard, suo vecchio compagno ai tempi del Milan. È stato proprio l’olandese a richiedere espressamente Albertini come rinforzo per il centrocampo visti i numerosi infortuni che hanno falcidiato il reparto mediano.

Resta da capire la lunghezza del contratto che firmerà con i catalani: è probabile un accordo di sei mesi con opzione per il prossimo anno, ma sulla questione c’è ancora incertezza. Il Barcellona, infatti, preferirebbe limitare il contratto solo a questa stagione.

Ma ormai è certo che il matrimonio tra l’Atalanta e Albertini è finito ieri pomeriggio e che quella di Lecce resterà l’ultima partita in maglia nerazzurra. L’incontro decisivo è avvenuto alle 16 tra il direttore generale dell’Atalanta Roberto Zanzi e il procuratore del giocatore, Giovanni Branchini. Ci sono volute un paio di ore e poi Atalanta e Albertini si sono detti addio con un anno e mezzo d’anticipo.

L’ex milanista ha rescisso il contratto in essere con l’Atalanta e la società bergamasca ha dato il via-libera al giocatore, risparmiando così nei prossimi 18 mesi i 2 milioni e passa di euro che avrebbe dovuto garantire al metronomo. Inutile sottolineare come siano soldi che torneranno utili sia per il bilancio, sia per il mercato.

Da notare, comunque, che non sono mancate le difficoltà come testimonia un’intervista rilasciata da Zanzi alle 17.25 ai microfoni dell’agenzia radiofonica GRT, anche se dalla Spagna davano l’affare per fatto già dalla mattinata. «Se il Barcellona ha davvero annunciato l’arrivo di Albertini - ha detto il direttore generale nerazzurro - è stato incauto. I catalani, tramite il loro d.g. Begiristain, hanno detto di avere grosse difficoltà ad operare sul mercato. Per questo noi dobbiamo valutare oltre all’aspetto tecnico anche quello economico. E’ impensabile che possano prendere Albertini in prestito per sei mesi». Insomma, dalla Spagna davano già tutto per fatto (a dire il vero già da qualche giorno), mentre in Italia si frenava. Un tira e molla che alla fine ha portato alla conclusione più logica e prevedibile.

Per Albertini, ricordiamo, si tratta di un ritorno in Spagna: nella stagione 2002-03 aveva infatti giocato nell’Atletico Madrid, collezionando 28 presenze e segnando anche due gol. Albertini diventa così il secondo italiano a indossare la casacca blaugrana nella storia del Barcellona. In precedenza lo aveva fatto un altro ex milanista e compagno di Demetrio, vale a dirsi Francesco Coco. Una curiosità: in Spagna Albertini è già conosciuto come «el metronomo», l’appellativo che da oltre dieci anni lo accompagna.

All’Atalanta resterà il ricordo e l’onore di avere avuto tra le sue fila un campione come pochi. Mai l’Atalanta nella sua storia ha avuto un giocatore così titolato, purtroppo a Bergamo è stato coinvolto in una stagione disgraziata che non ha risparmiato nemmeno lui. Albertini lascia così l’Atalanta dopo neanche sette mesi, quattordici presenze e un gol (al Lecce) in campionato, due presenze e un gol (alla Reggina) in Coppa Italia.

(25/01/2005)

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