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Lunedì
22
Aprile

Carovane. La tempesta del Covid e il futuro di una comunità

Continua la 65esima edizione della Fiera dei Librai Bergamo: ospiti nello Spazio Incontri della Fiera gli autori Claudio Cancelli e Matteo Cella.

EVENTO CONCLUSO

Lunedì 22 Aprile presso lo Spazio Incontri della Fiera ci saranno gli autori Claudio Cancelli e Matteo Cella con la presentazione del libro "Carovane. La tempesta del Covid e il futuro di una comunità ". (Vita e Pensiero, 2024)

È il 23 febbraio 2020. A Nembro, piccolo centro della Val Seriana, i pensieri di tutti sono occupati dagli ultimi ritocchi per la sfilata di Carnevale. Ma la sfilata non si farà e i pensieri, da quella sera e a lungo, saranno indirizzati a fronteggiare la minaccia più grande di sempre: la pandemia da COVID, in cui Nembro si troverà a detenere il primato di Comune italiano con la più alta percentuale di morti, una vittima ogni sessantuno abitanti.

Eppure, quella raccontata qui a due voci dal sindaco e dal giovane prete che si trovarono a guidare la traversata della tempesta non è una storia di ricordi dolorosi, e neppure un bilancio di come un paese si è guadagnato la sopravvivenza. È invece il racconto di come la solitudine, la paura, il lutto hanno rivelato e modellato una comunità. In modo spesso ingegnoso (e lo testimoniano i tanti aneddoti riportati in questo libro), con semplicità e generosità, ognuno ha fatto la sua parte per sopperire alla mancanza di aiuti, per soccorrere chi era in difficoltà, per creare reti di servizi e relazioni. Perché, come presto imparano a dirsi l’un l’altro a Nembro, nessuno si salva da solo, nessuno vive da solo.

E dall’emergenza nascono poi anche cose nuove che acquistano risonanza: concerti, festival, eventi che richiamano artisti e personalità in questo paese di poco più di undicimila abitanti.

Una prova di resilienza che diventa rinascita, che non dimentica le perdite e le cicatrici, ma le rende eredità, terreno buono per la crescita di senso per sé e per la comunità in cui si vive.

Con Claudio Cancelli autore, Matteo Cella autore, Marcella Messina assessora Politiche Sociali Comune di Bergamo, Sebastiano Foresti associazione Migliori di così

C'è una relazione non solo metaforica fra il lavoro di estrarre e ripulire le socane, quel grumo originario, intrecciato e duro delle radici di un ceppo d'albero, e quello di scavo e di tornitura della lingua altrettanto originaria, intrecciata e dura del dialetto, ancora vivo e parlato in quel di Comenduno di Albino.

La cultura del bosco insegna a guardarlo in due modi. Uno, come dall'alto, lo vede come un variegato e molteplice insieme vivente, composto da infinite forme vegetali, diverse fra loro per natura, per dimensione, per variazione di colore e per modulazione di suono provocato dal vento che ne attraversa le fronde e i rami. Un altro, dalla parte delle radici nella terra, lo percepisce come un solo e unitario organismo dall'immensa e intrecciata distesa di radici sotterranee che si allacciano e si abbracciano fra loro, e con i sassi e la terra, scambiandosi alimento e sostegno, e che buttano all'esterno i più diversi ceppi arborei, come un'unica grande socana dai mille ceppi.

L’autore fa della complementarietà di questi due modi di guardare il bosco (il suo bosco) il presupposto laboratoriale del suo lavoro poetico sulla lingua e la sua poesia nasce così nella parola del dialetto, assunta come il suono originario e matriciale dei nomi delle cose della vita e, con essi, dei modi per dire, della vita, il sentimento e il pensiero. Infatti, le parole del dialetto non sono soltanto modi per dire le cose, ma sono le cose stesse, così come sono state percepite e vissute all'origine, quando abbiamo imparato a parlare, senza ancora conoscere la differenza fra il linguaggio e la realtà, fra la vita e la sua rappresentazione linguistica. In tal modo, scavare e riportare alla luce le socane dure, compatte, ramificate e resistenti del suo dialetto, diventa per Maurizio Noris un lavoro poetico sulla materia matriciale del proprio pensare e sentire la realtà del mondo e degli uomini. E un modo per dare voce a una comunità solidale di appartenenza, nel passato come nel presente, con la quale si è condiviso e si condivide un modo di fare esperienza della vita e, insieme, una lingua per raccontarne e raccontarla.

La lingua originaria della socana. E della sua grande poesia.

Con Maurizio Noris autore,

Gabrio Vitali già docente di Letteratura italiana

Fiera dei Libra 2024. Non vorrai più uscirne
Una grande libreria a cielo aperto con uno Spazio Incontri dedicato alle presentazioni editoriali che sapranno invadere la città.
Architetti di questo labirinto le librerie indipendenti bergamasche - Libreria Arnoldi, Cartolibreria Nani, Libreria Palomar, Il Parnaso libri&natura, Punto a capo libri - che in questa edizione si fanno guide d’eccezione tra le nuove uscite letterarie, l’amore per i grandi classici e la presentazione delle numerose realtà più indipendenti e locali.
Tre le sedi degli incontri, oltre alla Spazio Incontri allestito all’interno della Fiera, gli incontri sanno ospitati all’Auditorium di Piazza Libertà, presso il Donizetti Studio mentre alcuni eventi speciali si terranno a NXT Station in Piazzale degli Alpini.
Il programma della Fiera vede una co-direzione firmata da Ornella Bramani, Direttrice Artistica della Fiera dei Librai Bergamo e Serena Anselmini, Direttrice Artistica di Sottovuoto, associazione culturale di Brescia.
La 65esima edizione della Fiera dei Librai è a ingresso libero come è sempre stato in passato, grazie allo sforzo dei librai che organizzano la fiera. I libri degli autori ospiti sono presenti in fiera e durante gli incontri, acquistarli in questi luoghi è il vero e concreto atto di sostegno che tutti i lettori che amano la Fiera dei Librai possono fare per sostenere la manifestazione.

Informazioni

Prezzo: gratuito

Organizzatore

Data e Ora

Inizio: lunedì 22 aprile 2024 17:15

Fine: lunedì 22 aprile 2024 18:15

Giorni di apertura
L
M
M
G
V
S
D
Documenti

Locandina

Luogo
Fiera dei Librai

Bergamo, Sentierone