Caccia, Cottini: «Nuovo piano
Così salveremo 300 capanni»

«Tutto quel che di lecito si poteva fare, per venire incontro al mondo venatorio, è stato fatto. Arrivando a un possibile punto di equilibrio che, se venisse ratificato, permetterebbe di non precludere alla caccia circa 8.500 ettari di territorio, e di "salvare" circa 300 capanni».

«Tutto quel che di lecito si poteva fare, per venire incontro al mondo venatorio, è stato fatto. Arrivando a un possibile punto di equilibrio che, se venisse ratificato, permetterebbe di non precludere alla caccia circa 8.500 ettari di territorio, e di "salvare" circa 300 capanni».

La sintesi è dell'assessore provinciale alla Caccia Alessandro Cottini, nelle ultime settimane finito nel mirino (con tanto di richieste di dimissioni) delle associazioni venatorie, in particolare per la stesura del piano faunistico. In cui Via Tasso, dicono le doppiette, avrebbe agito «sbilanciandosi» a favore degli ambientalisti.

Accusa respinta: «Abbiamo esaminato tutte le richieste. I cacciatori sono stati ascoltati per primi, e abbiamo portato avanti le loro proposte - rileva Cottini -. Ma il Wwf era parte in causa, ha vinto il ricorso sul piano 2008 e ha firmato con noi una transazione giudiziaria, a novembre, per cessare la materia del contendere. È quindi ovvio che svolga il ruolo di interlocutore».

Come è noto, dopo una vicenda giudiziaria che affonda le radici nel 2000, il Tribunale amministrativo di Brescia ha annullato il piano faunistico venatorio della nostra Provincia, dopo un ricorso dell'associazione ambientalista. «Stiamo dunque sistemando una questione che non dipende da questa amministrazione - puntualizza Cottini -. È nostro dovere ottemperare alla sentenza».

Che giudicava tra l'altro insufficiente la quota di territorio destinata alla protezione della fauna e chiedeva di rivedere i confini della «zona Alpi». Se applicato pari pari, il pronunciamento «porterebbe a chiudere circa 13 mila ettari di aree oggi cacciabili, e tutti gli appostamenti fissi, più di 300, su quel territorio», chiarisce l'assessore.

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