3bmeteo: campo base a Ponte
Tre amici per 5 milioni di utenti

Resterà pure, nonostante i molti progressi, una «scienza inesatta», come chiariscono i due esperti di 3bmeteo.com dal loro campo base di Ponte San Pietro. Ma quello del tempo-che-farà è sempre di più un pallino del popolo italico.

Resterà pure, nonostante i molti progressi, una «scienza inesatta», come chiariscono i due esperti di 3bmeteo.com dal loro campo base di Ponte San Pietro. Ma quello del tempo-che-farà è sempre di più un pallino del popolo italico: il meteo si trova ormai stabilmente ai piani alti tra le parole più cercate sul motore di ricerca Google, e non c’è troppo da stupirsi: «La gente ha capito sempre di più che per fare qualunque cosa le condizioni atmosferiche sono una variabile utile da conoscere, e se ne informa, in modo assolutamente trasversale».

A parlare è il bergamasco Massimo Bettinelli: con il socio brianzolo Sergio Brivio guida, in quelle che un tempo erano le scuderie della Villa Moroni, la società Meteosolutions, che si presenta al popolo dei click con il portale 3bmeteo.com.

Il sito, con cinque milioni di utenti unici e 15 milioni di visite al mese (i massimi si raggiungono in inverno, specialmente quando c’è rischio neve), è oggi il secondo in Italia sul fronte del tempo che farà.

Mica poco, per un’avventura nata ormai 15 anni fa dalla passione di tre amici: Bettinelli, Brivio e Lorenzo Badellino (le «3 b» del nome) hanno fatto studi e avviato percorsi professionali diversi, ma ad accomunarli nel tempo libero c’è quel gusto della previsione «fatta in casa», basata su calcoli e modelli. «Non pensavamo che questo sarebbe potuto diventare il nostro lavoro: la svolta è arrivata con Internet», racconta Brivio. Sì, perché tutto comincia con il sito aperto nel ’99.

Pian piano i contatti cominciano a crescere, finchè nel 2002 con il supporto tecnico di un quarto amico, Sergio Panseri, nasce la società. Nel tempo lo staff si allarga, e si affacciano i primi clienti: a chiedere lumi sul tempo arrivano località sciistiche (oggi sono una trentina i comprensori che si affidano alle previsioni «made in Bergamo»), numerosi quotidiani e media, ma anche le ferrovie (c’è Rfi, ma pure la Ntv del treno Italo), l’Anas, alcune autostrade tra cui quella del Brennero. Ora lo staff si è allargato a una ventina di persone: giovani, e provenienti da tutte le parti d’Italia.

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