Vacanze, è stato «ombrellone selvaggio»

Vacanze, è stato «ombrellone selvaggio»Impennata dei prezzi: in tre anni sette giorni al mare lievitano da 1.500 a 3.200 euro per famiglia Dalle sdraio ai gelati crescono le piccole spese. E in Puglia il conto della cena arriva sul «post-it»

Sono rimasti appiccicati alle tasche, o al fondo delle valigie: per chi ha appena fatto ritorno a casa dovrebbero ricordare momenti speciali e spensierati, invece stavolta sono la prova tangibile del salasso. Gli scontrini, le ricevute fiscali, vera cartina di tornasole delle nostre vacanze, rivelano quest’anno un bilancio familiare da «profondo rosso» e finiranno quasi sicuramente, anziché nell’album dei ricordi, nel cestino dei rifiuti.

Sono davvero tante, troppe, le segnalazioni di caro-vacanza che abbiamo registrato negli ultimi giorni: non solo alberghi o voli più cari mediamente del 15-20 per cento rispetto al 2003, ma soprattutto l’escalation dei prezzi per le piccole voci, quelle che fanno da contorno al soggiorno, i piccoli piaceri quotidiani come il caffè e il gelato, che «gridano vendetta» e inviperiscono il vacanziero medio. Vediamo, voce per voce, quali sono, secondo i turisti bergamaschi, i nervi più scoperti dell’offerta turistica.Abbiamo provato a raccoglierli e ne è uscito un quadro da «profondo rosso»: quello del borsellino. Qualche esempio: una granita a Taormina 8,50 euro, un caffè a Porto Cervo 7,50 euro, una bottiglietta d’acqua (50 cl) a Cesenatico 2 euro, una di birra (66 cl) a Rimini 6 euro, lettini e ombrellone a Forte dei Marmi 35 euro al giorno, ingresso in discoteca a Riccione 25 euro.

Leggi l’articolo completo(01/09/2004)

© RIPRODUZIONE RISERVATA