Depressione, al via 3 ambulatori specialistici

«Entro l’anno saranno attivati tre nuovi ambulatori specialistici a Verdello-Treviglio, Romano di Lombardia e Zogno-San Giovanni Bianco per il trattamento della depressione, rivolti soprattutto alle fasce adolescenziali della popolazione». Lo ha annunciato ieri Rocco Gregis, direttore generale degli Ospedali Riuniti di Treviglio, durante la conferenza stampa di presentazione del 1° corso di formazione del trattamento psicoterapico della depressione nei servizi di salute mentale.

«Nel corso di un convegno sul tema della depressione svoltosi l’anno scorso - ha detto Gregis - è emersa una carenza di interventi nel settore dell’ansia e della depressione, in particolare per quanto riguarda le fasce più giovani della popolazione. Motivo per cui intendiamo potenziare questi settori nell’ambito dei Servizi di Psichiatria dell’Azienda ospedaliera di Treviglio, che conta già 160 operatori, per una spesa complessiva di oltre 7 milioni di euro». Da ieri, dunque, la Cassa Rurale di Treviglio e Geradadda ospita il 1° corso a livello nazionale di terapia cognitivo-comportamentale per gli operatori del settore psichiatrico: al corso, che durerà tutta settimana, prendono parte 30 psichiatri e psicologi provenienti da ogni parte d’Italia. Le lezioni sono tenute da Geoff Mc Donald della «Clinical research unit of anxiety and depression» di Sidney. Gli operatori psichiatrici potranno sperimentare la terapia cognitivo-comportamentale nella cura di persone che soffrono di depressione. «Si tratta di un tipo diverso di approccio alla depressione - ha spiegato Mc Donald - che prevede un minore utilizzo di farmaci e un maggiore coinvolgimento del paziente nel tentativo di sconfiggere il problema, con l’obiettivo di diminuire le possibilità di ricaduta. È una terapia cosiddetta del "buon senso", spesso poco utilizzata dai medici perché considerata troppo banale, ma che ha già dato importanti risultati. Alla base di tutto c’è la convinzione che il modo con cui percepiamo la realtà influenza il nostro stato d’animo. È stato inoltre dimostrato che i farmaci contro l’ansia funzionano soltanto per un periodo di tempo limitato, mentre non è dimostrato se i farmaci contro la depressione funzionino anche in un lungo periodo. Quando uno Stato spende soldi per le terapie contro la depressione, in realtà sta risparmiando. La persona che ne soffre ha infatti la sfortuna di non poter essere in grado di essere produttiva». Mc Donald ha anche evidenziato che l’1% della popolazione mondiale soffre di schizofrenia, il 6% di ansia e l’8% di depressione. È stato poi evidenziato che le forme lievi di depressione possono essere curate anche senza farmaci, mentre per le forme di media o alta gravità è previsto un intervento integrato di psicoterapia e, solo nella prima fase, anche farmacologico. Il corso punta l’attenzione sulle modalità di intervento non farmacologico. Evidenziato anche il risparmio economico di questo tipo di cure.
DA L’ECO DI BERGAMO DEL 01/10/2002

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