In ritardo e senza riscaldamento
per i treni proteste tutti i giorni

Lo dice anche la lettrice che ci ha scritto infreddolita l'ennesima email di protesta. Ormai i disservizi sui treni non fanno più notizia e si ripetono tutti i giorni. Però è giusto continuare a parlare delle disavventure dei pendolari, nella speranza che un bel giorno si esauriscano.

«Gentile redazione web, segnalo come è iniziato il mercoledì mattina dei pendolari verso Milano (via Carnate). Anche se ritardi e disservizi non fanno quasi più notizia. Sarebbe una notizia segnalare il servizio che funziona. E bene. Ma lo segnalo comunque, così mentre scrivo sulla tastiera del pc mi si scaldano le dita delle mani (le Fs anche oggi non hanno acceso il riscaldamento). Dovevo partire verso Milano Porta Garibaldi con il treno delle 7,53. Ma quello delle 7,37 in arrivo da Milano è arrivato a Bergamo in ritardo (10 minuti diventati 15, poi 20). Così il treno delle 7,53 - hanno annunciato le Fs - sarebbe partito, di conseguenza, con 10 minuti di ritardo. Diventati 15, poi circa 20, e dopo un po’ circa 30. Alla fine il treno è stato soppresso. Sono salita su quello dopo, delle 8,23. Annunciato con circa 15 minuti di ritardo. E partito, in realtà, alle 8,45. Come sempre, le Fs avranno le loro buone ragioni per spiegare il ritardo. Non vedo l’ora di sapere (ma lo saprò?) che sarà mai successo oggi: un problema tecnico? La sbarra di un passaggio a livello che non scende? Qualcosa che non dipende dalle ferrovie? Il repertorio varia ogni giorno. Ma non troppo. Sorvolo sulla sporcizia, la puzza e il treno stracarico. Perché il freddo di questa carrozza mi paralizza le dita».
 Silvia Seminati

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