Lovere, le nuove campane
presentate alla comunità

Otto campane ognuna delle quali dedicata a un Santo per rappresentare la storia della chiesa e di Lovere. È questa la scelta fatta dalla fondazione che gestisce la basilica di Santa Maria in Valvendra dove domenica mattina sono state benedette le nuove campane che saranno presto installate sul campanile al posto di quelle vecchie, tolte alla fine di giugno.

I nomi incisi sulle campane sono quelli di Cristo Re, Santa Maria Assunta, San Giuseppe lavoratore, Sante Bartolomea e Vincenza, San Francesco e Santa Chiara, Sant'Antonio da Padova, San Martino di Tours, San Giorgio e San Maurizio martiri.

Le nuove campane, realizzate in bronzo dalla ditta emiliana Capanni, faranno presto sentire la loro voce: «Era un intervento necessario - spiega Luigino Ruffini, il presidente della fondazione Santa Maria in Valvendra - perchè quelle vecchie avevano un brutto suono e sopratutto rischiavano di cadere a terra. Ecco perché abbiamo rinforzato il campanile e deciso di sostituire le vecchie campane che erano arrivate a Lovere nel 1949».

Ma la fondazione guarda già al futuro: «Ci sono ancora tanti interventi da effettuare - conclude il presidente Ruffini - per valorizzare al meglio questo patrimonio di tutti i loveresi: a dicembre verrà presentata una riedizione del libro “De Basilica” scritto da don Gino Scalzi e in primavera verranno inaugurati i lavori di restauro a cui è stata sottoposta la cappella dedicata a San Giuseppe».

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