Ptg, scintille sui tagli nella seduta
«Non sono 800 mila metri cubi»

Il veleno è nella coda, nell’ultimo punto di una seduta sul Pgt fino a quel momento all’insegna del fair play, magari con qualche contraddizione di principio, ma nulla di più. Poi nell’esame delle aree da stralciare arriva l’ambito 8, quello delle officine Cortinovis di via Zanica, decisione presa su richiesta stessa dei proprietari.

Tecnicamente sembra un passaggio in discesa, ma dal lato del centrosinistra scatta il verde Pietro Vertova: «Stralcio emblematico dal punto di vista tecnico e politico: il 90 per cento dei 108 mila metri cubi tagliati andava in realtà a sostituirne di già esistenti». Che lì sono e lì rimangono: «Solo che li avete inseriti negli 800 mila tagliati, e questo dato vi sconfessa, perché ne avete cancellati molto di meno».

La replica dell’assessore all’Urbanistica, Andrea Pezzotta: «Le volumetrie in parte vanno a incidere su aree libere, altre su quelle esistenti: la valenza sul Pgt è chiaramente diversa». Con man forte dei tecnici: «Il piano non è depurato di 800 mila metri cubi, ma ridotto di un’analoga quantità da trasformare», spiega Giorgio Cavagnis, dirigente dell’Urbanistica. «Gli 800 mila metri cubi tagliati ci sono e sono lì pacifici» chiude il cerchio Pezzotta.

Ma il centrosinistra non ci sta, si alzano i toni tra il presidente dell’aula Guglielmo Redondi e Roberto Bruni, poi l’ex sindaco attacca: «Prendiamo atto che le Officine Cortinovis hanno fatto i loro conti e convenuto di preferire una trasformazione senza sobbarcarsi le prestazioni accessorie che, vorrei ricordare, consistevano nell’interramento della linea elettrica e nella rimozione del traliccio vicino alla materna di Campagnola».

Caustico Vertova: «La Lega sta facendo capire cose false alla città». Dal lato del Carroccio replica Luisa Pecce Bamberga: «Ma quanto suolo libero abbiamo risparmiato? Il 34 per cento, e questo è successo». Il Pd riattacca: «Non abbiamo ancora capito la vostra visione di città attraverso questo Pgt», commenta la capogruppo Elena Carnevali. E il Pdl chiude la partita: «Per noi la questione era chiara fin dall’inizio, avevamo detto di voler tagliare e l’abbiamo fatto», spiega Maurizio Bonassi. Il voto conferma le divisioni, con l’astensione di Giuseppe Mazzoleni (Udc).

E dire che fino a quel momento era stata una seduta soft, dove l’opposizione era riuscita anche a votare alcuni stralci del centrodestra. E tenuto conto che le previsioni erano state inserite dal centrosinistra in fase di redazione del Pgt poi adottato, c’è da pensare. È il caso del centro terziario commerciale Briantea, dove il solo Sergio Gandi (Pd) si astiene «perché c’erano medie strutture di vendita, non può essere definito centro commerciale».

Esulta il leghista Alberto Ribolla che va anche oltre, ignorando l’intenzione del centrosinistra di votare a favore: «Abbiamo bloccato il vostro disegno di cementificazione e speculazione, di cui questo centro era un esempio, ma in pochi mesi non si può rimediare a disastri fatti da voi in anni». La replica della Carnevali: «Mi fa tenerezza». Ma le tesi di Ribolla trovano sostegno, con altri toni, dai colleghi di maggioranza: da Lorenzo Carminati (Lista Tentorio) che sottolinea la necessità «di un giusto equilibrio» a Enzo De Canio (Pdl) che parla di «sviluppo ipertrofico della grande distribuzione» fino al collega di partito Carlo Di Gregorio che sottolinea la «funzione sociale dei negozi di vicinato».

Alla fine passa il taglio bipartisan e si fa il bis con l’ampliamento del comparto «Industrie nel bosco» al confine con Stezzano. Le distanze tornano ad ampliarsi sul mancato raddoppio dell’Auchan di via Carducci per riavvicinarsi però sullo spostamento del palaghiaccio dal parco della Trucca a Porta Sud, dove il centrosinistra si astiene ma poi scatta il voto bipartisan sull’emendamento delle opposizioni che chiede «la definizione di tempi certi per la realizzazione e il ripristino dei contatto con la Fisi che si era detta pronta a farsi carico dell’intervento».

Passa anche lo stralcio del comparto produttivo Campi Spini (astenuto il centrosinistra) e dell’ampliamento della Motorizzazione, dove le opposizioni votano contro, sottolineando con Fiorenza Varinelli (Pd) «l’opportunità di riqualificazione della zona». Ma per Roberto Chiorazzi (Pdl) «era la stessa Motorizzazione a non volerlo». E mercoledì 25 novembre tocca a Porta Sud.

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