Castelli Calepio, il Pd critica:
«Piano neve al risparmio»

Il coordinatore del Pd di Castelli Calepio, Giovanni Morotti, scrive per raccontarci i problemi dovuti alla nevicata in paese e per criticare l'operato dell'amministrazione: «Giovedì mattina il prologo: strade ghiacciate, impercorribili, nessuno che abbia dato l’ordine di passare con il sale per le strade comunali. Un piano neve, improntato al risparmio, che prevede un ordine esplicito alla ditta per dare il via alle operazioni: ma se il responsabile è in ferie, oppure abita in altro comune, oppure sta giustamente dormendo, perché debbono pagare i cittadini?

Una norma di legge prevedeva che i dipendenti comunali fossero residenti nel comune di lavoro: chissà perché … Oggi siamo alla tragedia, oppure alla beffa leggendo il notiziario del comune appena distribuito e che riporta il piano neve: giustamente priorità alle vie limitrofe agli edifici scolastici, essendo giorno feriale, ma purtroppo il piano non prevede che il prefetto abbia chiuso tutte le scuole. Anche sano divertimento nel vedere un camion dotato di pala ma senza pneumatici adatti nè catene, impantanarsi ben tre volte nel giro di duecento metri … per fortuna sono intervenuti i cittadini con le pale …

Per quanto riguarda le altre vie, mentre in alcune l’operato dei mezzi antineve è parzialmente visibile, in altre non se ne vede traccia. Certo, via villaggio Morosini e D. Brumana sono meno importanti di altre vie pur essendo tutte non centrali e marginali; nelle prime possono anche abitare persone meno importanti che in altre zone, ma tutti i cittadini hanno diritto a vedersi la strada libera da ghiaccio e neve. Non parliamo poi dei marciapiedi e dei passaggi pedonali, oppure della Passerella, unico collegamento pedonale con la stazione ferroviaria, parzialmente pulita solo nella metà di Palazzolo e non in quella di nostra competenza.

Alleghiamo fotografie delle ore 10 a conferma di quanto scritto, ed avendo davanti l’articolo dell’assessore al Bilancio che si vanta di aver tagliato le spese correnti, gli chiediamo se fra tali spese rientrano anche i compensi per gli spalatori e la reperibilità dei dipendenti. All’assessore ai Lavori pubblici, ovviamente esperto in materia avendo ricoperto per oltre trent’anni anche l’incarico di responsabile dell’ufficio tecnico, chiediamo invece un parere sul perché e come mai, in altre nazioni europee, vengano sempre accettate le dimissioni dei responsabili, a seguito dei disagi subiti dalla popolazione».

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