Bergamo, San Tomaso in rivolta
contro l'apertura del sexy shop

I residenti della zona del quartiere San Tomaso di Bergamo sono in rivolta: colpa del sexy shop, o meglio «Bijoux» come recita l’insegna (che specifica in caratteri minuscoli «Erotic store»), che ha preso il posto del negozio di generi alimentari che occupava uno spazio da 400 metri quadrati in via Sardegna. Il tutto poco distante dall’ingresso della scuola elementare e dalla materna, a pochi passi dall’oratorio.

Un’attività in regola come confermano amministrazione e autorità competenti ma che alla gente del posto non piace per niente. Diversi condomini della Stella Azzurra, lo stabile dove è situato il negozio, e il Comitato residenti del quartiere San Tomaso, hanno fatto sentire le loro ragioni, con le quali concorda il nuovo parroco, Andrea Mazzucconi.

L’assessore al Bilancio e ai tributi, Enrico Facoetti, residente nel quartiere San Tomaso, e con lui il consigliere comunale Enzo De Canio, concorda. «Una scelta che va molto al di là del cattivo gusto – sottolineano assessore e consigliere – e che inoltre cade su un piccolo quartiere, per di più in un punto per nulla discreto ma anzi proprio sotto gli occhi dei più piccoli».

L’Amministrazione stabili Studio Savi, che si occupa del condominio Stella Azzurra, interpellato più volte, non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione.  Il titolare di «Bijoux», Alessandro Ingenito, si dice dispiaciuto che il tipo di negozio che gestisce possa creare problemi. «Non desidero creare qualcosa di volgare o che urti la sensibilità delle persone: per questo motivo ho scelto vetrine opacizzate».

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