Ascensori, obbligatorio
il telefono «salvavita»

Ascensori, norme più severeAscensori, che bella invenzione. Ma come ogni apparecchiatura, deve essere però utilizzato secondo norme di sicurezza e comunque essere accessibile a tutti: ecco che sono in arrivo, sul tema ascensori, molte novità. Degli adeguamenti che riguardano questi macchinari, obbligatori per legge, se n'è parlato nel convegno di aggiornamento che l'Anaci di Bergamo, l'Associazione degli amministratori di condominio, ha organizzato recentemente a Cologno al Serio.

Il tema del convegno: «Ascensori da adeguare: perché e cosa fare». L'incontro è stato promosso in collaborazione con le sedi provinciali dell'Anaci di Lodi e Sondrio e complessivamente sono intervenuti oltre 190 amministratori in rappresentanza dei tre territori. Tra i presenti il presidente regionale dell'Anaci, Agostino Lombardi, il vicepresidente di Bergamo, Agostino Manzoni, e i presidenti dell'Anaci di Sondrio e di Lodi, rispettivamente Monica Rusconi e Massimo Membri. In particolare l'incontro ha inteso mettere a fuoco le applicazioni dettate dalle nuove regole sulla sicurezza degli ascensori, previste nel decreto legge emanato a luglio, sulla base di quanto disposto a livello europeo cinque anni fa.

Tra i relatori che hanno preso parte al convegno da citare alcuni rappresentanti dell'Amacam (costruttori e manutentori degli ascensori e montacarichi) e dell'Alpi (una delle associazioni dei verificatori degli impianti). La parte giuridica, riguardante le responsabilità, è stata invece affrontata dagli avvocati Marina Figini e Fabrizio Bruno Guizzetti. È emerso, tra l'altro, che gli interventi andranno programmati in base al tempo trascorso dall'installazione degli ascensori. «Una delle norme di sicurezza introdotte – sottolinea Carlo Morosini, segretario dell'Anaci Bergamo – riguarda l'obbligo di predisporre un segnale d'allarme in grado di collegare direttamente la cabina con il manutentore.

Prima c'era solo un pulsante che faceva suonare una campanella nel vano scala. Adesso dovrà essere sostituito da un collegamento telefonico attivo 24 ore su 24. In caso di anomalie, tenendo schiacciato l'apposito tasto viene avvisato il manutentore il quale deciderà poi come intervenire a seconda dell'urgenza segnalata. Si tratta di una delle novità che dovranno essere introdotte nell'arco di tre, cinque o dieci anni, tenendo presente la data in cui l'ascensore ha cominciato a funzionare». «Inoltre non saranno più ammessi – aggiunge Morosini – quei vecchi modelli con le porte da richiudere manualmente, che dovranno essere sostituite con quelle scorrevoli già presenti negli ascensori moderni. In qualche caso, dunque, sarà necessario cambiare proprio le cabine.

Sarà poi obbligatorio installare delle fotocellule per impedire che le persone possano rimanere schiacciate in caso di improvvisa chiusura dei battenti». «Infine – conclude Carlo Morosini – non si dovranno più verificare dei dislivelli tra il vano ascensore e il pianerottolo di destinazione, cosa che spesso ancora accade nei vecchi modelli. Il classico gradino può risultare pericoloso per chi entra o esce dall'ascensore. C'è il rischio di inciampare, con conseguenze gravi soprattutto se si hanno in mano delle borse.

Quindi sarà necessario installare l'apposito dispositivo frenante, già in uso negli impianti più recenti, in grado di allineare perfettamente la cabina alla pavimentazione d'arrivo». Le nuove disposizioni, che dovranno essere gradualmente introdotte, riguarderanno tutti i tipi di ascensori: naturalmente quelli dei complessi condominiali, ma anche quelli pubblici e privati. A seconda della vetustà dell'impianto, sarà premura dell'amministratore e dell'assemblea dei condomini proprietari fare delle valutazioni sui tempi di intervento e ottenere i relativi preventivi di spesa.

Da tenere presente, a titolo di «incoraggiamento», che fino al 2012 ci sarà la possibilità di effettuare una detrazione fiscale del 36% sugli importi destinati a questi lavori, salvo proroghe. I tecnici appartenenti agli enti certificatori, abilitati dallo Stato, sono incaricati di effettuare queste verifiche ogni due anni. A seconda della tipologia di impianto prescrivono di volta in volta gli interventi necessari da fare. In caso di inadempienza, specie se grave, possono arrivare anche a fermare il funzionamento dell'ascensore in attesa che lo stesso venga adeguato alle norme di sicurezza.

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