Nuovo ospedale, fine collaudi
entro il prossimo 30 settembre

Molti gli argomenti trattati nel corso di un incontro che ha visto nei giorni scorsi confrontarsi Carlo Bonometti, Gianpietro Benigni e Claudio Sileo, rispettivamente direttore generale, amministrativo e sanitario degli Ospedali Riuniti e i segretari dei sindacati confederali provinciali. Due ore in cui si è parlato soprattutto del nuovo ospedale: dal termine atteso per i lavori al trasferimento, dalle esternalizzazioni alla sicurezza in cantiere, fino all’impatto dell’avvio della struttura sulla mobilità cittadina. Su quest’ultimo tema in particolare i rappresentanti sindacali hanno espresso la volontà di partecipare al tavolo che vede confrontarsi Comune, Provincia, Atb e Ospedali Riuniti, in particolare sul ruolo del trasporto pubblico, partecipazione che i Riuniti valutano favorevolmente.

«E’ stato un confronto molto cordiale, nel corso del quale abbiamo ribadito le scadenze così come si configurano ad oggi – ha commentato il direttore generale Carlo Bonometti -: la fine dei lavori per l’ultimo appalto, quello gestito da Infrastrutture Lombarde, per il 24 aprile e la fine dei collaudi per il 30 settembre. Sono ipotesi flessibili, soprattutto perché vogliamo che sia garantita la massima sicurezza e questo significa non lasciare nulla al caso. Proprio per questo l’ospedale ha individuato dei capiprogetto ciascuno dei quali è responsabile di un aspetto legato al nuovo ospedale, dagli arredi alla formazione, dalla riorganizzazione sanitaria all’informatizzazione, tra i quali il progetto del trasferimento sta assumendo un ruolo sempre più rilevante».

Non poteva mancare il tema dell’occupazione: «Abbiamo ribadito - ha riferito Bonometti - che le esternalizzazioni garantiranno sia la qualità dei servizi, grazie a capitolati stringenti e ad accurati controlli in fase d’esecuzione, che la tutela del posto di lavoro: l’ultima parola spetta ai nostri dipendenti, che potranno mantenere il contratto pubblico riqualificandosi nei nuovi servizi alberghieri e nell’accoglienza oppure scegliere di lavorare per il concessionario».

Sulla sicurezza sono stati passati in rassegna gli interventi effettuati da luglio a oggi. «Come committenti abbiamo rafforzato, anche grazie a nostro personale, la sorveglianza sui provvedimenti di competenza degli organismi tecnici competenti e dell’impresa esecutrice. L’attenzione dev’essere massima in questa fase che vede quattro cantieri funzionare in aree adiacenti, con 700 operai al lavoro solo nei due di cui siamo diretti committenti».

«Un incontro importante – ha sottolineato Ferdinando Piccinini, Segretario Generale della Cisl – per fare il consueto punto della situazione, in particolare ora che si è alla vigilia dell’apertura di questa importante struttura sanitaria. Siamo certamente interessati a porci quali interlocutori delle istituzioni sul tema della viabilità e raggiungibilità del nuovo ospedale sostenendo tutte quelle soluzioni che facilitino i cittadini. Abbiamo apprezzato gli indirizzi assunti dalla dirigenza dell’Ospedale in relazione alle esternalizzazioni, almeno quelle direttamente gestite dall’Azienda, anche mediante l’individuazione delle nuove figure degli operatori alberghieri e operatori dell’accoglienza; frutto – peraltro – di un positivo confronto con i nostri rappresentanti».

«Giudichiamo positivo l’incontro effettuato con la Direzione degli Ospedali Riuniti – ha commentato Luigi Bresciani, Segretario Generale della Cgil -. soprattutto in merito ai chiarimenti dati sulle esternalizzazioni, la difesa dell’occupazione e l’attenzione ai temi della sicurezza».

«E’ stato un confronto positivo, da cui sono emersi aspetti importanti per la tutela dei lavoratori, primi fra tutti la garanzia del posto di lavoro e la sicurezza – ha ribadito Amerigo Cortinovis, Segretario Organizzativo della UIL -. Con la Direzione dell’ospedale condividiamo l’idea che su quest’ultimo tema non bisogna mai abbassare la guardia e prendiamo atto che l’attenzione del commitente e di tutte le altre istituzioni coinvolte si è fatta molto seria. Anche rispetto al trasferimento abbiamo preso atto che il sistema che si sta organizzando è molto valido e costruito nell’ottica della salvaguardia e del rispetto della persona, si tratti dei lavoratori ma anche dei pazienti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA