Uniacque sollecita i pagamenti
ma molti sono già stati fatti

Sono circa 8.000 le raccomandate che la società Uniacque spa sta inviando (dal novembre scorso) a molti dei suoi utenti per sollecitare pagamenti che, stando agli uffici dell'azienda con sede a Ghisalba, non sarebbero mai stati effettuati. Ma di questi 8.000 solleciti di pagamento, una parte sarebbe immotivata.

Impossibile per il momento quantificare quante siano le raccomandate sotto accusa, ma dal mese di dicembre a oggi sono molti gli utenti che hanno fatto visita ai dieci sportelli della società per protestare contro i solleciti per bollette già pagate o mai recapitate.

Ma dove sono finite quindi tutte le bollette e le relative raccomandate? Incuria degli utenti, disastri alle Poste o problema gestionale della società Uniacque? Se le poste rimandano le polemiche al mittente, del caso parla invece il presidente di Uniacque, Alessandro Longaretti, il quale ridimensiona la situazione ed esclude un problema di tipo gestionale. «Se pensate che Uniacque si occupa di 160.000 utenze e che stiamo recuperando l'intero anno 2009, gli 8.000 solleciti inviati non rappresentano una percentuale spropositata – esordisce Longaretti –. Inoltre, c'è da tenere in considerazione che tale situazione dipende anche dal fatto che, portato a regime il nostro organico, ora possiamo iniziare a recuperare quelle pratiche e quegli insoluti rimasti in arretrato. Ovviamente, essendo la nostra una società in espansione e relativamente giovane, non escludiamo si siano verificati errori e che alcuni solleciti non siano motivati, soprattutto in questa fase di start-up. In questo caso, però, i nostri sportelli sono pronti a verificare e rimediare all'errore».

Nel frattempo che dire agli utenti di Uniacque? Occhio alla cassetta della posta e, soprattutto, ordine nel custodire le ricevute.

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