Immigrazione, potenziato
il ruolo della polizia locale

«Con la riforma della legge lombarda sulla Polizia locale abbiamo la possibilità di creare un centro di monitoraggio dei flussi migratori e le situazioni di criticità territoriale. Il ruolo fin qui condotto dalla Polizia Municipale di Milano nel contrasto dell’immigrazione irregolare, pari a quello svolto ad esempio a Brescia e Bergamo, potrà finalmente trovare il rilievo istituzionale che merita». A parlare è Stefano Maullu, assessore alla Polizia locale di Regione Lombardia, che ha introdotto le novità presenti nella proposta di legge “Disciplina del servizio di Polizia locale regionale e politiche integrate di sicurezza urbana” da lui presentata in Giunta durante questa settimana.

«Regione Lombardia – prosegue Maullu - vuole sostenere una trasformazione del ruolo delle polizie locali per elevare i livelli di efficienza, efficacia ed economicità del servizio erogato ai cittadini lombardi. La nuova legge prevede, tra gli altri, la creazione di un dipartimento problemi del territorio in collaborazione con gli enti locali e le forze di polizia dello Stato, per coordinare il monitoraggio degli insediamenti abusivi e in particolare per contribuire a sviluppare efficaci azioni per il contrasto dell'immigrazione clandestina. Il dipartimento svolge anche attività di ricerca, informazione sui fenomeni di criminalità e degrado urbano e monitora nel suo complesso il fenomeno migratorio all'interno del territorio regionale».

Dai dati regionali emerge che in Lombardia vive il 23,3% degli stranieri presenti in Italia e che rispetto al 2001 le presenze sono triplicate. Gli stranieri iscritti alle anagrafi dei comuni lombardi sono oltre il milione di unità. Sono aumentati soprattutto i cittadini neo-comunitari e dell’Est Europa, in particolare i moldavi e gli ucraini. Gli immigrati europei sono quindi aumentati maggiormente, seguiti da popolazioni provenienti dall’America, dall’Asia, dall’Africa, mentre sono diminuite le presenze di immigrati dall’Oceania. La popolazione più numerosa in termini assoluti è quella rumena, con 118 mila presenze.

«Il problema della relazione tra immigrazione, soprattutto irregolare, e criminalità persiste con gravi ricadute sulla sicurezza in Lombardia. Un maggior coordinamento tra enti locali, forze dell’ordine e Regione Lombardia può sicuramente creare i presupposti per una maggiore forza di contrasto. Si rende comunque necessario – conclude Maullu – ipotizzare la creazione di nuovi CIE e procedere più speditamente ai processi e alle espulsioni. Ogni azione, come è sempre più evidente, non può restare isolata dal resto delle strategie. La sicurezza, come spesso ripeto, non può aspettare».

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