Azzano, laboratorio clandestino
Cinese arrestato, tre denunciati

I Carabinieri del Comando Provinciale di Bergamo hanno scoperto un laboratorio tessile clandestino ad Azzano San Paolo, in via Monte Grappa, e hanno arrestato Z.Y., operaio 37enne di origine cinese, già espulso dal territorio nazionale, e denunciato altri tre connazionali, tra cui la titolare dell'attività, per varie violazioni della Legge sull'immigrazione.

E' successo nella serata del 12 febbraio: durante una normale attività di controllo nella zona industriale di Azzano, i militari hanno notato una giovane asiatica che si introduceva all'interno di un capannone in cui non era segnalata alcuna attività industriale o commerciale. Organizzato un immediato controllo, con l'ausilio di personale dell'Asl e dei carabinieri dell'Ispettorato del lavoro di Bergamo, i militari hanno sorpreso sei operai di nazionalità cinese, tre dei quali clandestini, intenti a confezionare camicie destinate alla vendita nei numerosi mercatini ambulanti della provincia.

L'attività, completamente in nero, si svolgeva praticamente senza soluzione di continuità, con gli operai che mangiavano e dormivano in angusti e gelidi cubicoli, in precarie condizioni igienico - sanitarie e privi persino di riscaldamento, ricavati da un'unica stanza attigua a quella in cui erano costretti notte e giorno a produrre i capi d'abbigliamento. Per Z.C., 35enne cinese, titolare del laboratorio, è scattata una denuncia a piede libero per occupazione di manodopera clandestina e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

I carabinieri le hanno anche elevato sanzioni amministrative per oltre 20.000 euro per numerose violazioni della normativa in materia di lavoro, inibendole la prosecuzione dell'attività, mentre l'Asl ha vietato l'uso dei locali destinati all'attività lavorativa. Per quanto riguarda i clandestini, oltre all'uomo arrestato, gli altri due, denunciati per il reato di clandestinità, hanno dichiarato di essere arrivati in Italia solo da pochi giorni.

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