«Lei spaccia, lui è omosessuale»
E' falso, condannato molestatore

Ha molestato una coppia di fidanzati con l'intento di dividerla, perchè nutriva una forte passione verso il ragazzo. Con lettere anonime, ingiurie, calunnie, scritti diffamatori con immagini oscene ha tentato in tutti i modi perseguire il suo fine, ma è stato smascherato, rinviato a giudizio e condannato. Protagonista di una vicenda a sfondo scabroso un 37enne trevigliese che il magistrato Valeria De Risi ha condannato a 4 anni e 4 mesi di reclusione, 5 anni di interdizione dai pubblici uffici. All'uomo è stato confiscato anche un computer nel quale vi erano le prove schiaccianti delle molestie: fotomontaggi con immagini hard e lettere anonime. Per le famiglie dei fidanzati, il magistrato ha anche disposto una provvisionale di 80mila euro: 30mila alla ragazza, 20mila al ragazzo, 30mila ai genitori.

La storia inizia nel 2006 quando il 37enne chiede al ragazzo - peraltro vicino di casa - di posare nudo per lui: avrebbe fatto da modello per la realizzazione di una copia di una statua del Bucintoro. Il ragazzo, dopo un'iniziale ritrosìa, accetta. Qualche tempo dopo a casa della fidanzata del ragazzo arriva una lettera anonima dove si descrive il suo compagno come bisex e legato ad un omosessuale. Poi un'altra lettera con un fotomontaggio e via di questo passo.

Ma nel mirino del 37enne c'è anche la ragazza. Arrivano lettere anonime alla scuola da lei frequentata, dove si dice che spaccia droga. La direzione della scuola, pur sapendo che si trattava di falsità, decide di informare le forze dell'ordine. Scattano le indagini e il cerchio si stringe immediatamente attorno all'indiziato. In poco tempo si arriva alla perquisizione dell'abitazione del 37enne dove escono fuori pc e floppy disc contenente lettere anonime, fotomontaggi e altri elementi.

L'ultimo capitolo è il rinvio a giudizio. Il processo si conclude con una condanna superiore di 4 mesi alle richieste del pm. La fine di un incubo per due fidanzati e due famiglie.

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