Era l'11ª edizione dell'iniziativa, organizzata dalla Pro Loco, che in pratica ha sancito la chiusura della festa della Madonna delle lacrime, celebrata l'ultimo giorno di febbraio. Sulla lacrimazione dell'affresco della Madonna col Bambino e la conseguente deposizione della armi da parte del'esercito si è concentrata la coreografica rievocazione.
Protagonisti i 130 figuranti delle due compagnie teatrali trevigliesi, bravi nel riproporre i momenti che segnarono la vigilia e il giorno del miracolo. Ad affiancare i figuranti, tutti rigorosamente con costumi ispirati al 1500, disegnati e confezionati dal gruppo folcloristico Bartolomeo Colleoni di Martinengo, c'erano anche 25 componenti degli Sbandieratori dell'Urna di Urgnano.
In piazza Garibaldi si è svolta buona parte della rievocazione, oltre che nella confinante piazza Manara. Nella piazza dove avvenne la deposizione delle armi, fu edificato tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo il santuario dedicato alla Beata Vergine delle lacrime, dove la miracolosa immagine situata sul muro del convento delle Agostiniane venne poi traslata.
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