L'ascensore c'è, ma è murato
Salire si può, ma che gimkana

Nella biblioteca di Pedrengo, all'interno della storica Villa Frizzoni di via Giardini, c'è persino l'ascensore un ascensore. Peccato sia murato. Dovrebbe portare al primo piano, dove ci sono libri e spazi dedicati agli adulti perché il piano terra è interamente dedicato a bambini e ragazzi.

Nella biblioteca di Pedrengo, all'interno della storica Villa Frizzoni di via Giardini, c'è persino l'ascensore un ascensore. Peccato sia murato. Dovrebbe portare al primo piano, dove ci sono libri e spazi dedicati agli adulti perché il piano terra è interamente dedicato a bambini e ragazzi.

E se un disabile in sedia a rotelle vuole andare di sopra come fa? Ovviamente è possibile, ma c'è la procedura complica la vita. Bisogna presentarsi agli addetti, che a quel punto aprono appositamente la scuola elementare adiacente alla biblioteca, utilizzano l'ascensore di cui la scuola è dotata e alla fine aprono una porta che collega scuola e biblioteca al secondo piano, collocando una pedana che permette alla sedia a rotelle di accedere a scaffali e scrivanie della biblioteca.

Spiega Mirco Perini, amministratore all'epoca del trasferimento della biblioteca nella Villa, ora all'opposizione: «A suo tempo abbiamo ristrutturato Villa Frizzoni pensando di collocarci la direzione didattica della scuola elementare. Poi è stato creato l'Istituto comprensivo scolastico di Scanzo, la sede della direzione didattica è stata trasferita là e la Villa appena ristrutturata sembrava destinata a restare vuota. Allora, nel 2002, abbiamo deciso di trasferirci la biblioteca. L'ascensore presente, quello murato, era vecchio e non a norma. Per sistemarlo avremmo dovuto ristrutturare tutta l'ala dell'edificio in cui si trova e allora abbiamo ripiegato sull'utilizzo dell'ascensore della scuola elementare». Si è scelto il danno minore, dunque, piuttosto che lasciar vuoto un edificio la cui ristrutturazione era costata un miliardo di vecchie lire.

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