Caccia, calendario più lungo
Ma solamente di dieci giorni

Le Regioni potranno posticipare la chiusura della stagione della caccia ma solo per dieci giorni e solo se avranno il parere preventivo e vincolante dell'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale). Lo prevede un subemendamento ad un emendamento della commissione Politiche Ue (frutto di una faticosa mediazione dopo le polemiche di questi giorni) approvato dall'Aula della Camera.

Il voto ha scompaginato gli schieramenti: Pdl e Pd hanno votato a favore, la Lega e l'Idv contro. Molte inoltre sono state le votazioni in dissenso all'interno degli stessi gruppi. Il governo si era rimesso all'Aula. Secondo la versione che ha ottenuto il via libera, le Regioni "possono posticipare" la chiusura della stagione della caccia "in relazione a specie determinate" purché abbiano acquisito "il preventivo parere espresso dall'Ispra al quale devono uniformarsi. Tale parere deve essere reso, sentiti gli istituti regionali ove istituiti, entro trenta giorni dal ricevimento della richiesta". Con il subemendamento di 'mediazione' si precisa che il calendario può essere posticipato ma solo "non oltre la prima decade di febbraio".

A spendersi per la mediazione il relatore della comunitaria per la commissione Agricoltura, Isidoro Gottardo. Ma il voto si è risolto con una spaccatura della maggioranza: mentre Viviana Beccalossi, capogruppo Pdl in commissione Agricoltura, sottolineava il valore "economico" della caccia e invitava a non scambiare l'ambientalismo "con l'amore del proprio gatto", a prendere la parola Alessandra Mussolini che invitata Renato Farina a leggere un testo dello scrittore russo Anton Cechov contro la caccia. Molti i distinguo anche nel campo dell'opposizione: sia deputati del Pd che dell'Idv si sono espressi in dissenso con il proprio gruppo.

Delusa la Lega Nord. "Era stato sottoscritto un accordo in Commissione Politiche dell`Unione Europea tra Lega e Pdl per allungare il calendario venatorio per tutto il mese di febbraio. Purtroppo questo consenso è stato disatteso in modo inconcepibile e pertanto si è arrivati solamente al giorno 10. E' un piccolo passo in avanti, ma che comunque non soddisfa assolutamente la Lega Nord", è quanto dichiarato dal parlamentare della Lega Nord Gianluca Pini, vicepresidente della commissione Politiche dell`Unione Europea, in Aula a Montecitorio. "Ora - ha concluso - auspichiamo una rapida approvazione dei decreti attuativi per agevolare il prelievo venatorio sulle specie dannose a tutela degli agricoltori".

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