Sindacato polizia: teatro di guerra
dopo la partita Atalanta-Bologna

«Domenica le forze di polizia di servizio allo stadio hanno dovuto fronteggiare episodi di pericolosa violenza causati nel dopo partita da alcuni appartenenti alla tifoseria atalantina. Ancora una volta il centro cittadino di Bergamo è diventato teatro di guerra, dove si sono visti volare: lacrimogeni, spranghe, aste, pietre e bombe carta che hanno cagionato inevitabili lesioni a persone e danni a cose».

«Una bomba carta è esplosa nelle vicinanze di un collega causandogli lesioni e un taglio alla gamba con vari punti di sutura. Non è più accettabile una situazione del genere, in cui si consente, a qualsiasi frangia di tifoseria, di poter regolarmente mettere a ferro e fuoco zone residenziali dove dimorano tranquillamente dei comuni cittadini, mettendo a repentaglio anche l'incolumità di quest'ultimi».

«Siamo alquanto preoccupati perché i progetti normativi di contrasto del fenomeno delle tifoserie violente in Italia non hanno sortito completamente l'effetto voluto, proprio alla luce dei recenti accadimenti del dopo Lazio- Roma. I fatti oggettivi visibili a tutti sono:

1) Nella mente di tante tifoserie italiane sta passando il concetto «se lo possono fare a Roma possiamo farlo anche qui»…. (vedi assalto caserma Guido Reni, numerosi accoltellamenti annuali fuori dall'Olimpico, Fiorentina-Roma e Bari-Roma con migliaia di tifosi romani inibiti ed entrati allo stadio senza biglietto, per non sanzionare le tifoserie di Roma e Lazio dopo il derby hanno tolto il divieto di trasferta ad altre tifoserie);

2) Alcuni politici sono soliti sostenere frange di tifoserie violente soprattutto per fini elettorali;

3) Tante società di calcio non prendono le distanze dagli ultrà violenti a loro noti (l'ex presidente dell'Atalanta Ivan Ruggeri fu uno dei primi a prendere posizione contro le tifoserie violente, ma venne abbandonato da tutti)

4) Alla data odierna non si riesce nemmeno a varare la «tessera del Tifoso» proprio per una inspiegabile avversità anche delle stesse Societa' calcistiche (sarà forse come dice Fabio Capello che in Italia comandano i tifosi?)

5) Quando si procede all'arresto di qualche capo tifoso responsabile, puntualmente si organizza una protesta degli ultrà davanti all'ufficio di polizia che ha osato applicare una norme di legge».

«Alla fine, passato l'ennesimo episodio tragico, si va avanti e si deve dimenticare il tutto, lasciando poi sulle spalle degli operatori di polizia tutte le responsabilità della gestione dei prossimi fatti violenti che inevitabilmente si sa che si verificheranno, con la speranza che siano di lieve entità e che non ci scappi qualche altra tragedia».

«Detto questo invitiamo il segretario nazionale Siulp Felice Romano a rappresentare la delicatissima ed urgente questione agli organismi istituzionali competenti, al fine di tutelare al meglio cittadini e operatori di polizia, anche nell'ottica dei costi sociali elevati che comporta il fenomeno».
 Sindacato unitario lavoratori Polizia di Bergamo

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