Consiglio regionale lombardo
Davide Boni eletto presidente

Matricole e veterani, vecchie volpi e giovani virgulti della politica lombarda alla ribalta nel primo Consiglio regionale. Nessuna sorpresa: il leghista Davide Boni è stato eletto presidente dell'aula, con a contorno i vice Franco Nicoli Cristiani (Pdl) e Filippo Penati (Pd). Si è però dovuti arrivare alla quarta votazione, considerando che per le prime tre era necessaria una maggioranza dei due terzi oggettivamente impossibile da raggiungere con i soli voti a disposizione del centrodestra. L'opposizione, dal canto suo, non ha presentato una candidatura alternativa, limitandosi a votare scheda bianca.

Roberto Formigoni definisce l'elezione di Boni «una prova di compattezza e forza per la maggioranza: è un uomo d'esperienza che guiderà i lavori con autorevolezza e grande capacità». Aula che, come tutti i debutti, è un po' in fibrillazione. C'è il leghista assessore (all'Urbanistica e Territorio) Daniele Belotti, giacca tirolese d'ordinanza,: «sarà la legislatura del federalismo: una bella gara con Veneto e Piemonte». E anche una bella occasione per Bergamo «perché ora gli assessori e gli uomini al posto giusto ci sono» commenta il collega di partito Giusuè Frosio, probabile futuro presidente della Commissione Ambiente ed Energia.

L'altro probabile presidente di Commissione sarà Carlo Saffioti, al suo quarto mandato in aula «ma con tanta voglia di fare» assicura. Lui vorrebbe occuparsi di Affari istituzionali o Sanità, ma probabile finisca al Territorio e trasporti. Per Marcello Raimondi, collega nel Pdl, è la volta del passaggio dai banchi dell'aula a quelli della Giunta, come titolare di Ambiente ed energia: «Ma per me il Consiglio è sacro, fondamentale: qui avviene il confronto politico. Per Bergamo è un'occasione importante, anche se negli ultimi anni è stata comunque premiata nei fatti dalla Giunta Formigoni».

Disponibili al confronto, per ora, le opposizioni: «Sono emozionato eccome: questa è un'aula importante: l'obiettivo è fare bene per Bergamo. Noi dobbiamo fare opposizione, quindi controllo sulle cose che la Giunta fa, ma anche proposte» assicura Maurizio Martina, segretario regionale Pd, che va a piazzarsi accanto a Penati. Più indietro, invece (ex zona Saponaro, per intenderci) il collega di partito Mario Barboni: «Gli obiettivi? Migliorare la situazione nel campo di servizi, scuola e sanità, della quale mi vorrei occupare».

Altro debuttante, Gabriele Sola, Italia dei Valori: «L'asupicio è riuscire a produrre fatti, provvedimenti concreti, trovando un accordo e una sinergia tra tutti noi consiglieri bergamaschi. Faremo opposizione critica e severa, ma non pregiudiziale». Con la speranza di portare «a casa qualcosa per le fasce deboli» spiega Elisabetta Fatuzzo, al terzo mandato di fila con i Pensionati. Chiusura con un debuttante d'eccezione, Valerio Bettoni, past president della Provincia: «Saranno cinque anni importanti, con l'obiettivo di lavorare intensamente per la comunità bergamasca e lombarda, al di là delle ideologie».

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