Foppolo: nuovi hotel e case
Un poker d'assi per il rilancio

Comunque vada a finire il rilancio di Foppolo partirà da un colosso delle costruzioni e del mondo immobiliare. Perché tali sono i quattro gruppi che, ufficialmente, parteciperanno alla gara per il piano di sviluppo della stazione sciistica, un'operazione da cento milioni di euro, con 200 appartamenti, due o tre alberghi con mille posti letto e 1.200 posti auto sotterranei.

Alla gara, tramite loro società, prenderanno parte il gruppo De Benedetti, Antonio Percassi, quindi Rizzani de Eccher di Udine e il gruppo Petrecca di Milano. Sono quattro imprenditori di primo piano che operano su tutto il territorio nazionale e non solo. Per ora hanno partecipato al primo step, la cosiddetta manifestazione di interesse, del progetto di sviluppo di Foppolo.

«Entro luglio - spiega il sindaco Beppe Berera - individueremo l'operatore più idoneo per realizzare il piano, sulla base delle offerte che verranno formulate» (della commissione esaminatrice faranno parte il sindaco, i tecnici comunali, il segretario comunale e il professor Luca Perfetti di Milano, consulente del comune di Foppolo).

La società vincitrice, quindi, dovrà stendere il progetto esecutivo dell'intervento partendo da un preliminare già pronto. Poi ci vorranno due o tre anni per concretizzare l'opera. Ma già ora il Comune di Foppolo esprime soddisfazione per gli operatori in gara. «Finora i quattro gruppi hanno presentato i documenti che dimostrano i requisiti patrimoniali e tecnici per partecipare al bando - spiega il sindaco -. Si tratta di colossi che operano anche a livello internazionale e danno enormi garanzie di affidabilità. Il fatto che abbiano manifestato interesse all'operazione operatori di tale portata - prosegue il primo cittadino - dimostra anche il territorio ha grandi capacità di attrattiva imprenditoriale».

«Ora ci vorranno alcuni giorni per integrare la documentazione - continua Berera - ed entro il 15 luglio individueremo uno degli imprenditori. Questo interesse non fa che coronare gli sforzi di tanti anni da parte degli amministratori». Leggi di più su L'Eco di mercoledì 26.

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