La cava di Caravaggio
Il Pd: «Il progetto va stralciato»

«Il territorio è pronto a sostenere ogni iniziativa istituzionale per impedire la realizzazione della cava di Caravaggio». E' quanto sostengono gli esponenti del Partito Democratico che stamattina, lunedì 14 giugno, hanno tenuto una conferenza stampa a Capralba alla quale hanno preso parte Agostino Alloni e Maurizio Martina, consiglieri regionali del Pd, per discutere delle prossime mosse «che metteranno la Regione Lombardia alle strette e senza più alibi sulla questione».

Alloni ha ricordato ai presenti (sindaci, assessori, rappresentanti dei comitati dei cittadini e degli agricoltori, l'avvocato Martino Boschiroli del Comitato per il No alla cava, il direttore del Consorzio Adda Serio, i segretari territoriali del Pd, la senatrice Cinzia Fontana) i passaggi salienti della vicenda: «La cava di Caravaggio era già stata stralciata dal Piano cave della provincia di Bergamo, ma la proprietà ha fatto ricorso. Il Tar le ha dato ragione per carenza di motivazione, ovvero ha detto in sostanza al Consiglio regionale che lo stralcio poteva anche essere fatto, ma serviva una motivazione che non fosse esclusivamente politica. Ora, il Gruppo consiliare del Pd ha appena depositato una mozione urgente con allegato un documento tecnico in base al quale dimostra che si può avviare una nuova istruttoria da parte di Regione Lombardia, affinché venga stralciato dal Piano l'Ate (Ambito territoriale estrattivo) g38 di Caravaggio».

I nodi cruciali del documento tecnico non sono di poco conto, hanno detto i due consiglieri, ma riguardano elementi importanti per il territorio della Bassa bergamasca e del cremonese come l'acqua (fontanili, falde…). Martina, anche segretario regionale del Pd, ha innanzitutto sottolineato l'importanza dell'incontro – «bisogna incentivare le modalità di lavoro interprovinciale su temi così importanti», ha detto –, ricordando poi che «questo è il naturale proseguimento dell'impegno del presidio di Caravaggio».

Martina ha detto che la mozione «è l'impegno minimo che chiediamo al Consiglio regionale, invitandolo a fare il suo lavoro, prendendo in mano il dossier e mettendo in atto le sue competenze. E abbiamo deciso di utilizzare lo strumento della mozione proprio perché è aperto: vogliamo valutare nel merito, ma anche assieme alle altre forze politiche, perché i malumori sono emersi in tutti gli schieramenti».

Martina ha aggiunto: «Noi siamo qui pronti a fare una battaglia assieme. Ma se non ci sono, si prenderanno le loro responsabilità. Ricordo solo che sia l'assessore regionale all'Ambiente Raimondi che quello al Territorio Belotti sono bergamaschi. Mi piacerebbe sapere quali sono i loro giudizi sulla vicenda cava di Caravaggio».

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