Famiglie, cresce il rischio povertà:
ma a Bergamo va un po' meglio

La crisi in corso da oltre diciotto mesi tra tante negatività e incertezze una cosa sicura ce la consegna: siamo un Paese fatto in gran parte da famiglie che camminano ai bordi di un rischio chiamato povertà. In totale, secondo il recente rapporto Istat 2008-2009 dedicato alle condizioni di vita ed alla distribuzione del reddito in Italia, sono circa 19 milioni le persone nel nostro Paese alle prese con un'acuta deprivazione materiale e profondo disagio sociale.

In una Italia, per quanto concerne l'economia ed il lavoro, divisa ancora nettamente in due, la Bergamasca si difende molto bene. Va altresì aggiunto però che anche sul nostro territorio cominciano a fare la loro comparsa, ed in modo sempre più massiccio, segnali di grande difficoltà anche all'interno di famiglie apparentemente senza alcun disagio economico.

La povertà assoluta ha riguardato nel 2008 ben un milione e 126 mila famiglie italiane (circa il 5% di quelle residenti nel nostro Paese: in aumento rispetto alle 975 mila dell'anno precedente), equivalenti a poco meno di 2 milioni e 900 mila persone (+463 mila unità rispetto al 2007).

In questo senso la nostra provincia, in linea con i dati lombardi, rimane a galla: solo l'1,6% delle famiglie sono definite «sicuramente povere» (contro la media nazionale del 5,2%).

Tutti i dettagli e i racconti di chi sta affrontando la crisi su L'Eco di Bergamo del 3 agosto

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