Cacciatori sul piede di guerra:
«Regione in ritardo con le leggi»

Le promesse fatte in campagna elettorale non sono state mantenute e ora il Coordinamento provinciale delle associazioni venatorie - che coinvolge nella Bergamasca ben 14 mila cacciatori - è pronto per scendere in campo con manifestazioni di protesta. Grande insoddisfazione all'interno del Cupav per le politiche regionali legate alla caccia: sono infatti slittate a settembre le due normative che il popolo dei cacciatori pensava sarebbero state in vigore già dopo l'estate. Si tratta della legge sulla caccia in deroga e quella sui roccoli. «La stagione inizierà inevitabilmente in ritardo - commenta il Cupav in merito a quest'ultima normativa -, e così si rischia di far saltare l'uccellagione, minando la caccia da appostamento fisso che nella Bergamasca coinvolge oltre 4 mila appassionati».

E i cacciatori non hanno intenzione di stare con le mani in mano, pronti per organizzare manifestazioni di protesta. «Il centrodestra ora al potere in Regione - fanno sapere - non ha mantenuto le promesse fatte in campagna elettorale e ora si ritardano leggi che con la vecchia amministrazione non erano mai slittate».

Per quanto riguarda la caccia in deroga, poi, grande disappunto sulla questione dell'apertura della stagione del prispolone:«Sarebbe dovuta partire il 4 settembre - informa il Cupav - mentre ora il Consiglio regionale discuterà la legge sulla caccia in deroga il prossimo 14 settembre». Per quella data il prispolone, uccello migratorio, avrà già spiccato il volo.

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