Aeroporto: fusione Sea-Sacbo?
Bergamo frena: sì solo a sinergie

Il Patto di sindacato che raggruppa i soci bergamaschi di Sacbo dicono no alla fusione: è la risposta alle avances di Giuseppe Bonomi, presidente della milanese Sea. Società che dopo la cura dimagrante di un anno e mezzo fa detiene comunque ancora il 30,98 per cento delle azioni di Orio al Serio.

Nelle scorse settimane Bonomi ha cercato di alzare il tiro rispetto alle ipotesi di aggregazione funzionale tra le due società, contenute nel documento siglato a Milano lo scorso 10 marzo, fino ad arrivare a proporre una vera e propria integrazione. Una fusione insomma.

Una proposta che ha visto il lato bergamasco (I soci del Patto sono (Comune, Provincia, Banca Popolare-Ubi, Credito Bergamasco, Camera di Commercio, Italcementi e Confindustria) cordialmente freddo: posizione espressa prima informalmente all'interno di una riunione del Patto di sindacato (da tempo in scadenza, e la cui durata è stata nuovamente prorogata fino a fine 2010), successivamente in incontri tra Bonomi e i vertici delle banche, fino a Palafrizzoni e Provincia.

Da parte dei soci bergamaschi c'è comunque piena disponibilità a proseguire sulla strada di possibili ambiti di sinergie e strategie industriali così come ipotizzato nel Patto di cooperazione siglato a marzo, ma per il momento può bastare così.

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