Tutti alla scoperta dei rifugi
Con gli olandesi in prima fila

Il bilancio dell'estate 2010 dei rifugi bergamaschi offre spunti inaspettati e interessanti, in un panorama che segnala una stagione ampiamente soddisfacente. La crisi economica ha incrementato il numero di quanti trascorrono le ferie a casa, puntando su escursioni giornaliere. In questo segmento i rifugi la fanno da padroni, favoriti anche da un «ritorno alla natura» che al di là degli aspetti economici e segnala come le gite in montagna siano «in voga» per le famiglie con prole e per i turisti olandesi, che affrontano sempre più numerosi il Sentiero delle Orobie.

I novelli esploratori di casa nostra non sempre si sentono in grado di inerpicarsi subito lungo sentieri più o meno impegnativi e per questo molto frequentati sono innanzitutto i Rifugi raggiungibili in auto, attraverso strade provinciali e comunali liberamente percorribili oppure strade di montagna accessibili con particolari permessi. È il caso, in Valle Brembana, dei Rifugi aperti al Passo San Marco (1.991 metri).

Gettonata anche l'escursione ai laghetti di Ponteranica, che sono una delle mete possibili anche per chi sale, sopra Cusio, ai 1.700 metri del Rifugio Monte Avaro. Qui si assiste davvero all'incontro di «due mondi»: gli escursionisti più esperti e attrezzati, che si lanciano sul reticolo di sentieri che circonda il rifugio, e le «cittadine» che arrivano in auto munite di sandaletti con tacco da sfilata, che faticano non poco a percorrere i pochi metri dal parcheggio al rifugio, dove vogliono gustare un eroico (per loro) «macchiato caldo con una punta di cacao». E ora cominciano anche ad arrivare gli olandesi, affascinati da un panorama che dalle loro parti è possibile vedere soltanto in cartolina.

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