Nuclei numerosi, dalla Regione
un'anticipazione del quoziente familiare

La famiglia come metro di misura. In attesa del «quoziente familiare» vero e proprio (quello che interviene sulla leva fiscale e che spetta a Roma decidere), la Regione applicherà tariffe agevolate per le famiglie. Più figli, più vantaggi, per la scuola e i servizi (e via via si valuterà per altri assessorati, come i trasporti). «Da tempo – spiega l'assessore regionale alla Famiglia e Solidarietà sociale, Giulio Boscagli – Regione Lombardia ha scelto, per l'erogazione dei propri servizi, come ad esempio il buono scuola, di utilizzare un indice di misurazione del reddito che tenga conto delle caratteristiche della famiglia, cercando di premiare il più possibile la numerosità della stessa. Siamo la prima Regione italiana che attribuisce un significato importante alla presenza dei figli nel nucleo familiare».

Un approccio che è stato poi esteso ad altri interventi, come il Fondo sostegno affitti e il sostegno ai mutui per l'acquisto delle prima casa. Finora ci si è basati sul calcolo dei redditi Isee che tiene conto anche del numero dei figli. «Nell'ultimo anno, anche per fronteggiare la situazione di crisi – aggiunge Boscagli – abbiamo voluto introdurre il quoziente familiare nell'erogazione di alcuni servizi, quali il voucher conciliativo di 250 euro mensili, aggiunto alla dote lavoro per i cassintegrati». Dove sta, quindi, la novità? «Il quoziente familiare introdotto nel Prs – risponde l'assessore – impatta sia sulla disciplina dell'accesso ai servizi sociali e sociosanitari che sul sistema tariffario. Per la prima volta viene preso in considerazione il carico familiare, attraverso la definizione di scale di equivalenza che garantiscano e tutelino le famiglie numerose, con figli minori, anche non ancora concepiti, la presenza di disabili o non autosufficienti».

Insomma un inizio, perché, come ricorda Boscagli «resta la necessità di introdurre a livello nazionale il quoziente familiare: solamente intervenendo sulla leva fiscale si potrà aiutare veramente la famiglia in modo radicale». Il risultato raggiunto dalla Regione su welfare e famiglia è però condiviso anche dall'assessore all'Ambiente, il bergamasco Marcello Raimondi: «La rimodulazione del sistema di tariffazione di accesso ai servizi alla persona nella logica del quoziente familiare è un'iniziativa che punta a togliere migliaia di famiglie dalla condizione di povertà e altre decine di migliaia dal rischio di vulnerabilità».

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